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Unicredit in rimonta, voci su interesse Qatar

Il gruppo guidato da Jean Pierre Mustier beneficia della buona accoglienza al decreto Mps ma anche delle indiscrezioni che indicano il fondo del Qatar fra gli investitori interessati all’aumento di capitale da 13 miliardi in rampa di lancio per i primi mesi del 2017

(Radiocor) – Unicredit in rialzo insieme al settore bancario, dopo che nella notte il Consiglio dei ministri ha varato il cosi’ detto decreto salva-banche da 20 miliardi che consentira’ di mettere in sicurezza Mps. I titoli di piazza Gae Aulenti salgono dell’1,7%, a 2,9 euro mentre e’ in rampa di lancio l’aumento di capitale da 13 miliardi di euro che l’istituto dovra’ lanciare nei primi mesi del 2017 per rafforzare i propri fondamentali

L’operazione sta procedendo a passo spedito, tanto che Unicredit ha gia’ scelto le banche che agiranno in qualita’ di joint bookrunner. Istituti che hanno gia’ sottoscritto un pre-underwriting agreement, in linea con quanto gia’ sottoscritto dai joint global coordinator e dai co-global coordinator, con il quale si sono impegnati a sottoscrivere un contratto di garanzia per la sottoscrizione delle azioni di nuova emissione, eventualmente rimaste inoptate al termine dell’asta dei diritti inoptati, che si terra’ successivamente al periodo di sottoscrizione, per un ammontare massimo pari al controvalore dell’aumento di capitale in opzione

Il Sole 24 Ore di quest’oggi indica che il fondo sovrano del Qatar avrebbe allo studio l’ingresso nella compagine azionaria della banca guidata da Jean Pierre Mustier, dopo essersi sfilato dall’aumento di capitale Banca Mps. Sempre secondo indiscrezioni, inoltre, Unicredit sarebbe nel mirino anche di grandi investitori americani. Gli analisti hanno espresso giudizi positivi sul piano di pulizia realizzato da Mustier, che ha gia’ effettuato cessioni di asset considerati non strategici, da quote di Fineco, a Pioneer, passando per Pekao Bank. Anche Fitch ha confermato il rating di ‘BBB+’, in seguito alla presentazione del piano industriale al 2019. Sullo sfondo comunque, secondo il tamtam di Borsa rimane anche l’ipotesi che la banca sia in pole position per qualche operazione straordinaria, magari con istituti francesi.

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