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Unicredit e Sistema Moda Italia: 2 miliardi di euro in tre anni per le imprese del tessile

Sulla base dell’accordo – che è stato firmato da Claudio Marenzi, Presidente di SMI e da Gabriele Piccini, Country Chairman Italy di Unicredit – le parti si impegnano a definire le linee guida per l’applicazione della piattaforma di reverse factoring a beneficio delle aziende affiliate a Sistema Moda Italia – Il plafond creditizio è di 2 miliardi.

Unicredit e Sistema Moda Italia: 2 miliardi di euro in tre anni per le imprese del tessile

È stato firmato oggi a Milano un accordo tra la Federazione Tessile Moda – Sistema Moda Italia (SMI) e UniCredit Factoring S.p.A., per il sostegno alle imprese italiane della filiera tessile e dell’abbigliamento, in particolar modo attraverso l’utilizzo della piattaforma di reverse factoring (supply chain finance) messa a disposizione da UCF alle imprese affiliate a SMI. Il servizio di reverse factoring offerto dalla società di factoring del Gruppo UniCredit può costituire uno strumento particolarmente idoneo a supportare finanziariamente le imprese appartenenti alla filiera del settore tessile e dell’abbigliamento, con particolare riguardo a quelle di minori dimensioni operanti nei cicli di sub-fornitura dei grandi gruppi e, più in generale, a offrire benefici di flessibilità finanziaria ed efficienza operativa alle filiere del tessilemoda in Italia.

Sulla base dell’accordo – che è stato firmato da Claudio Marenzi, Presidente di SMI e da Gabriele Piccini, Country Chairman Italy di UniCredit – le parti si impegnano a «individuare e analizzare le peculiarità del settore moda e abbigliamento, con l’obiettivo di definire le linee guida per l’applicazione della piattaforma di reverse factoring a beneficio delle aziende affiliate a Sistema Moda Italia». UniCredit e SMI intendono infatti mettere a punto una soluzione di credito di filiera che si adatti alle esigenze specifiche del settore tessile moda, attraverso lo studio di alcuni casi “pilota”, e che possa costituire uno strumento concreto, personalizzabile e scalabile. Insieme, inoltre, promuoveranno l’iniziativa sul territorio per far conoscere i benefici dell’approccio al maggior numero possibile di aziende capofiliera e di filiere produttive ad esse collegate. UniCredit Factoring ha stanziato per questo accordo un plafond creditizio iniziale di 2 miliardi di euro in tre anni.

L’accordo ha decorrenza immediata, intendendosi tacitamente rinnovato, di anno in anno, sino al 30 settembre 2018. In sostanza, grazie allo strumento del reverse factoring, realizzato su piattaforma totalmente informatizzata e accessibile mediante remote banking, viene proposto ad un’azienda capofiliera un servizio che consente di offrire ai propri fornitori lo smobilizzo per cessione del credito delle fatture che vantano nei confronti dell’azienda stessa. La società di factoring stipula una convenzione con l’azienda capofiliera che regola le condizioni finanziarie ed operative che possono essere offerte ai fornitori e le modalità di riconoscimento delle fatture da parte dell’azienda debitrice. Grazie alla cessione del credito, a differenza di approcci più qualitativi, l’azienda fornitrice può beneficiare pienamente del rating dell’azienda capofiliera e quindi ottenere importi e condizioni di smobilizzo significativamente migliorative. Nello stesso tempo l’azienda capofiliera può stabilizzare i propri fornitori strategici e realizzare importanti benefici di efficienza operativa e standardizzazione.

«Oggi la moda – ha sottolineato Federico Ghizzoni, Amministratore Delegato di UniCredit – vive un momento di rinnovato successo e può considerarsi uno dei comparti economici che più stanno trainando la ripresa in Italia. UniCredit vanta impieghi per 2,3 miliardi di euro al settore, con una quota di mercato pari al 14%. La Moda è un esempio straordinario della forza del Made in Italy, con una fortissima vocazione all’export e alla internazionalizzazione, ma proprio per questo con una grande necessità di crescere dimensionalmente per affrontare i mercati globali riuscendo a difendere il carattere di esclusività della produzione in Italia». «La Moda italiana – ha proseguito Gabriele Piccini, Country Chairman Italy di UniCredit – è fatta di tante piccole imprese, vivaci, ricche di know-how, di specializzazione e di capacità innovativa e che, al contempo, spesso sono finanziariamente deboli. È quindi interesse comune – delle aziende leader, di quelle in filiera e del sistema bancario – riconoscere appieno i diversi contributi di valore e trovare soluzioni finanziarie che ne facilitino le relazioni commerciali e la spinta competitiva. Il credito di filiera che offriamo a SMI viene incontro proprio a questa esigenza perché siamo in grado di assicurare condizioni creditizie migliori ai fornitori, allineandole a quelle in genere offerte alle aziende capo-filiera. Metteremo a loro servizio una piattaforma che stiamo già portando avanti positivamente con alcune grandi aziende di rilevanza internazionale».

«Per consolidare la ripresa della filiera Tessile Moda italiana, l’unica al mondo ad essere integrata verticalmente da monte a valle, è necessario continuare a sostenere anche le più piccole realtà imprenditoriali, perché sono elemento fondamentale per il successo del made in Italy. – ha dichiarato Claudio Marenzi, Presidente di Sistema Moda Italia – Con questo accordo, SMI continua a schierarsi concretamente a sostegno di tutti i suoi imprenditori, e si candida ad essere la giusta lente attraverso cui il sistema bancario può valutare la concessione del credito. Conosciamo i nostri associati uno ad uno, e di ciascuno di loro possiamo far emergere anche valori qualitativi che recenti ricerche testimoniano essere altrettanto fondamentali per giudicare le prospettive di un’impresa. Ci auguriamo che l’accordo di oggi, innovativo nella concezione e nell’esecuzione, possa rappresentare un modo nuovo e diverso di sostenere la ritrovata fiducia degli imprenditori italiani.» UniCredit Factoring Spa, società di factoring del Gruppo UniCredit, ha acquisito negli ultimi anni particolari competenze nell’individuazione di soluzioni personalizzate e nella creazione di applicativi e piattaforme informatiche per la diffusione del prodotto di reverse factoring, divenendo così leader di mercato.

Grazie ad una struttura di 800 gestori corporate, 50 specialisti factoring e un’unità operativa Marketing specificatamente dedicata al prodotto reverse, UCF gestisce oltre 70 piattaforme per circa 5 miliardi di turnover/anno con tassi di crescita anno/anno molto elevati (+44% per turnover e +18% per impieghi). Sistema Moda Italia è una delle più grandi organizzazioni mondiali di rappresentanza degli industriali del tessile e moda. La Federazione rappresenta un settore che con oltre 400.000 addetti, e più di 48.000 aziende, costituisce una componente fondamentale del tessuto economico e manifatturiero italiano. La Federazione si propone di tutelare e promuovere gli interessi del settore e dei suoi associati e rappresenta l’intera filiera, a livello nazionale e internazionale, nei rapporti con le istituzioni, le amministrazioni pubbliche, le organizzazioni economiche, politiche, sindacali e sociali. In particolare l’operatività di SMI, contribuisce a rendere il tessile e moda uno dei settori economicamente più importanti.

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