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Tlc, Ue verso lo stop ai costi aggiuntivi per il roaming

Dal primo luglio 2014 saranno abolite le tariffe per il “roaming” sulle chiamate ricevute all’interno dell’Unione europea – A partire dal 2016, invece, i costi di “roaming” saranno cancellati completamente (vale a dire anche sulle chiamate in uscita) – La proposta dovrà ora passare all’esame del Parlamento europeo e dei governi nazionali.

Tlc, Ue verso lo stop ai costi aggiuntivi per il roaming

Giornata storica a Bruxelles per il mondo delle telecomunicazioni. La Commissione Europea ha ufficializzato il nuovo regolamento per il Mercato unico delle Tlc, un pacchetto di regole che, secondo il presidente José Manuel Barroso, “ridurrà le tariffe imposte ai consumatori, semplificherà gli oneri burocratici a carico delle imprese e garantirà un ventaglio di nuovi diritti sia agli utenti che ai fornitori di servizi, in modo che l’Europa sia di nuovo uno dei leader mondiali nel settore del digitale”. La proposta dovrà ora passare all’esame del Parlamento europeo e dei governi nazionali. 

La novità più importante riguarda il “roaming”, ovvero il procedimento che consente ai terminali di collegarsi all’antenna del proprio gestore sfruttando come ponte l’antenna di un altro operatore (il caso tipico è quello delle chiamate telefoniche dall’estero, ma l’operazione può avvenire anche all’interno di uno stesso Paese).  

Dal primo luglio dell’anno prossimo saranno abolite le tariffe per il “roaming” sulle chiamate ricevute all’interno dell’Unione europea. A partire dal 2016, invece, i costi di “roaming” saranno cancellati completamente (vale a dire anche sulle chiamate in uscita). 

Resta il problema del volume di servizi che sarà coperto dall’esenzione sulle tariffe: la Commissione propone di applicare il criterio dell’uso ragionevole nello stabilire quanti minuti di chiamate o quanto traffico internet possano essere esenti da tariffe supplementari in roaming. Superato questo limite, che spetta ai singoli operatori stabilire, il roaming a prezzi maggiorati ritornerebbe in vigore.

Di seguito elenchiamo altre misure fondamentali contenute nel nuovo regolamento:

– nasce una sorta di “passaporto europeo” per gli operatori di telefonia, che potranno così operare in tutti i Paesi dell’Unione senza dover chiedere 28 concessioni diverse;

– ai provider saranno proibiti blocchi, filtri o limiti ai contenuti di internet;

– alla Commissione europea è concesso il potere di armonizzare le regole del settore tlc all’interno dell’Ue;

– i contratti telefonici dovranno essere più chiari e non potranno superare la durata di 12 mesi se a richiederlo è il cliente, che inoltre potrà rescindere l’accordo se le prestazioni fornite dalla linea non soddisferà gli standard promessi;

– quando il cliente cambierà abbonamento avrà diritto all’inoltro dei messaggi dal vecchio indirizzo email a quello nuovo; 

– nasce un coordinamento che permetterà di avere maggior accesso alla rete mobile 4G e al Wi-Fi. 

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