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Terna, redditività e investimenti in forte crescita

Tutti in crescita gli indicatori economici e finanziari dei primi sei mesi del 2019 di Terna – L’utile netto ammonta a 366,6 milioni di euro – Il commento dell’Ad Ferraris

Terna, redditività e investimenti in forte crescita

La stagione dei conti continua con Terna che ha chiuso i primi sei mesi del 2019 con ricavi e utili in crescita.

Nel dettaglio, il fatturato è salito del 3,3% a 1,0978 miliardi di euro, grazie all’incremento “dei ricavi del Regolato Italia che riflette l’adeguamento del tasso di remunerazione del capitale investito (Wacc) per il periodo 2019-2021 e all’incremento dei ricavi dell’Internazionale principalmente per gli effetti delle iniziative in Brasile, entrate in esercizio”, spiega la società attraverso una nota.

+3,8% per il margine operativo lordo, che si è attestato a 846,2 milioni di euro, mentre l’ebit ha registrato un rialzo dell’1,8% a quota 557,5 milioni di euro.

L’utile netto del gruppo, è pari a 366,6 milioni, in salita di 6,4 milioni di euro rispetto ai 360,2 milioni del primo semestre del 2018 (+1,8%).

Su l’indebitamento finanziario netto che arriva a 8,2935 miliardi dai 7,8994 al 31 dicembre 2018. Gli investimenti del periodo ammontano a 396,3 milioni (+17,3%) dai 337,9 milioni del I semestre 2018.

“I risultati del primo semestre confermano la solidità delle azioni manageriali intraprese, con redditività e investimenti in significativa accelerazione, a sostegno del processo di decarbonizzazione già avviato dal Paese. L’incremento della redditività il mantenimento di soddisfacenti livelli di efficienza e i maggiori investimenti ci consentono di guardare con fiducia al perseguimento degli obiettivi indicati nel Piano Strategico che coniugano crescita e generazione di valore per i nostri azionisti”, ha dichiarato Luigi Ferraris, amministratore delegato della società.

A Piazza Affari il titolo Terna cede l’1,24%, preda della debolezza che coinvolge oggi l’azionario europeo. Tutte in rosso le Borse, con il Ftse Mib che a poco più di un’ora dalla chiusura cede oltre il 2%.

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