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Telecom Italia, Fossati: “Sì a Sawiris solo se l’offerta è di 1,5 euro ad azione”

Per Marco Fossati, azionista che detiene il 5% di Telecom Italia, l’operazione ha senso solo per un prezzo intorno a 1,5 euro ad azione – Il Cda per discutere l’offerta di Sawiris è atteso per il 6 dicembre – Il magnate egiziano entrerebbe con una quota del 10%.

Telecom Italia, Fossati: “Sì a Sawiris solo se l’offerta è di 1,5 euro ad azione”

Tengono ancora banco, in casa Telecom, le indiscrezioni su Naguib Sawiris, in attesa di nuove mosse da parte del magnate egiziano. A parlarne oggi è Marco Fossati, azionista di Telecom Italia con il 5% del capitale ed esterno al patto di sindacato che vincola i soci principali in Telco.

Per Marco Fossati, che parla di un’offerta ancora non specifica, “Un prezzo corretto è intorno alle valutazioni che tutti i principali soci di Telecom Italia hanno fatto nei loro bilanci, quindi intorno a 1,5 euro per azione“, e l’operazione avrebbe senso solo a un prezzo del genere, poichè “deve essere destinata a creare valore. In mancanza di tutto ciò mi sembra che sia nell’interesse di tutti lasciar cadere l’offerta”.

Il Cda di Telecom Italia, in cui si discuterà dell’offerta di Sawiris, è atteso per il 6 dicembre. Per molti l’eventuale iniezione di liquidità che seguirebbe all’ingresso di Sawiris sarebbe fondamentale per restituire consistenza al conto patrimoniale del gruppo.

L’entrata del magnate egiziano andrebbe, però, a toccare gli equilibri dell’azionariato, soprattutto per quanto riguarda Telco che, nel caso di un emissione di nuove azioni pari al 10% del capitale, vedrebbe la sua quota diluirsi al 20,4% dal 22,4%. Sawiris, inoltre, si configurerebbe come un partner industriale da considerarsi antagonista rispetto a Telefonica, gruppo spagnolo che detiene il 46,18% di Telco.

Intanto, nella tarda mattinata, il titolo Telecom perde lo 0,5% in Borsa, a quota 0,6975 euro ad azione. 

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