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Snam, si allarga la frode dei furbetti del gas

La truffa delle aziende che non hanno pagato i quantitativi di gas ritirati da Snam lo scorso anno si allarga: ora si parla di un buco di 430 milioni di euro, e spuntano delle fideiussioni false, che renderebbero la vicenda di competenza penale.

Si allarga il buco della vicenda dei furbetti del gas, quelle aziende, cioè, che lo scorso anno non hanno pagato i quantitativi di gas ritirati da Snam, vendendoli comunque ai consumatori. A dirlo è il Corriere della Sera, che parla di un ammanco che, stimato inizialmente in 300 milioni di euro, supererebbe invece i 430 milioni, di cui 30 derivanti da fideiussioni false.

Una frode ai danni di Snam che rischia seriamente, però, di ricadere, oltre che sulle aziende in regola, anche sui consumatori, sotto forma di rincari impropri delle bollette, nonostante le rassicurazioni in materia da parte dell’Autorità dell’Energia, che ha aperto un’indagine e, al contempo, ha avvertito Snam che non avrà alcun rimborso a meno di non muoversi in maniera tale da limitare i danni.

Con la presentazione di fideiussioni false, poi, la vicende diventa di competenza penale, col rischio concreto di rimandare la chiusura dell’inchiesta dell’Autorità, messa di fronte ad una situazione che si fa sempre più delicata e intricata.

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