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Riforma banche popolari, l’odissea continua

Tutti d’accordo su ridisegnare gli assetti di governance delle popolari. Ma in Senato si protrae la tornata delle “audizioni informali”. Se l’esigenza di riforma è condivisa dagli operatori, il nodo da sciogliere è il “cosa fare”. Intanto i tempi lievitano.

Slitta alla prossima settimana la discussione del disegno di legge sulla riforma delle banche popolari, all’esame della commissione Finanze del Senato. Il comitato ristretto si riunisce infatti per discutere delle misure fiscali in favore delle donne lavoratrici. Molto probabilmente il provvedimento sulle banche popolari sarà nell’ordine del giorno dell’organismo parlamentare già da martedì, nonostante il decreto Sviluppo che ‘tiene banco’ a palazzo Madama.

Ad ogni modo si riprenderanno i lavori non sull’esame del ddl, ma proseguendo il giro di audizioni informali. Dopo aver ascoltato rappresentanti di Bankitalia e dell’associazione nazionale fra le banche popolari (Assopopolari), dovrebbe essere il turno dei rappresentanti dell’Abi, l’associazione bancaria italiana.

Finora, sottolineano da palazzo Madama, tutti i soggetti ascolati “sembrerebbe che siano intenzionati a riformare le banche popolari”, anche se “il nodo da sciogliere resta quello di capire cosa fare”. Insomma, sembra esserci l’intenzione di rimettere mano al settore – peraltro manifestata anche dal legislatore – ma ancora non appare chiaro in che modo. Prima di intervenire, in sostanza, “occorre vedere quali sono gli scenari” che si potranno delineare.

Pubblicato in: News

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