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Ref Ricerche: “Il tetto del deficit al 3% limita la manovra”

CRICOLO REF RICERCHE – “L’orizzonte della politica fiscale si fa più incerto a partire dal 2016. Formalmente sono stati ribaditi gli obiettivi sui saldi, il che vuol dire che nel 2016 la politica di bilancio risulterebbe fortemente restrittiva. La nostra ipotesi è che in realtà sia avviata una trattativa con le autorità europee”.

Ref Ricerche: “Il tetto del deficit al 3% limita la manovra”

“L’impulso fi scale della manovra all’economia è modesto”, ma “non è agevole produrre esiti determinanti in termini di espansione della domanda se ci si ritrova nella condizione di non poter incrementare il livello del deficit pubblico”. E’ quanto scrive Ref Ricerche nella sua pubblicazione trimestrale sulla congiuntura europea. Secondo le nuove previsioni del centro studi, inoltre, il Pil italiano chiuderà il 2014 in calo dello 0,3%, per poi risalire dello 0,5% nel 2015. Numeri in linea con quelli calcolati dall’Istat e anche con le stime contenute nell’ultimo Def del governo (che si discosta solo di un decimo di punto sul 2015, nel quale prevede una crescita dello 0,6%).

“Di fatto, la politica di bilancio italiana ha cercato di abbandonare i precedenti obiettivi di riduzione del deficit indicando per il 2015 una stabilità del deficit in prossimità del 3 per cento – prosegue l’analisi –. In realtà gli obiettivi sono leggermente più ambiziosi, anche perché il Governo ha dovuto ritoccare i target sulla base delle pressioni della Commissione europea. In ogni caso, considerando che la manovra presenta delle criticità in funzione di alcune coperture (dimensione dei tagli alla spesa degli enti locali e del recupero di gettito atteso derivare dalla lotta all’evasione fi scale) è probabile che si riesca a stento a restare al di sotto della soglia del 3 per cento”. 

Secondo Ref Ricerche, inoltre, “l’orizzonte della politica fiscale si fa più incerto a partire dal 2016. Formalmente sono stati ribaditi gli obiettivi sui saldi, il che vuol dire che nel 2016 la politica di bilancio risulterebbe fortemente restrittiva. La nostra ipotesi è che in realtà sia avviata una trattativa con le autorità europee, finalizzata a rivedere gli obiettivi anche nei prossimi anni. D’altra parte, una normalizzazione della politica di bilancio appare necessaria se l’intento è almeno quello di scongiurare un’altra fase di recessione. E’ a queste condizioni che appare possibile una leggera ripartenza dell’economia, sia pure con ritmi ancora blandi e insufficienti rispetto alle ampie perdite degli anni scorsi”.

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