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Primarie centrosinistra: stasera dibattito tv su Sky fra Bersani, Renzi, Vendola, Tabacci e Puppato

Il dibattito tra i cinque candidati andrà in onda su Sky a partire dalle 20.30 – Ai margini gli outsider Puppato e Tabacci, Bersani dovrà guardarsi dall’abilità retorica di Vendola e dalla rimonta di Renzi – Alla fine del confronto i candidati potranno rivolgere un appello di un minuto e mezzo.

Primarie centrosinistra: stasera dibattito tv su Sky fra Bersani, Renzi, Vendola, Tabacci e Puppato

Stasera, alle ore 20.30 su Sky (curiosamente nello stesso studio di Assago in cui viene girato X Factor) va in onda il confronto televisivo, più o meno atteso, tra i cinque candidati alle primarie del centrosinistra: il segretario del Pd Pierluigi Bersani, il sindaco di Firenze Matteo Renzi, Bruno Tabacci, Laura Puppato e il leader di Sel Nichi Vendola

Le regole del confronto sono state stabilite con chiarezza, e farle rispettare sarà compito del conduttore Gianluca Semprini, che porrà ai candidati quattro domande, le stesse per ognuno, su quattro diversi temi. Il tempo per la risposta è di un minuto e mezzo, con la possibilità, per i contendenti, di chiedere per tre volte la possibilità di replica, da un minuto. Ci saranno poi delle domande flash per ciascuno, e una domanda, per ogni candidato, posta da un sostenitore di un altro degli aspiranti premier.

Alla fine del dibattito ogni candidato potrà rivolgere all’elettore-ascoltatore (il confine tra le due categorie non è ben chiaro) un appello di un minuto e mezzo. Qualora nel corso di questo appello dovesse essere citato uno dei rivali, questo potrebbe avvalersi di una replica di un minuto. 

Ai margini della contesa si trovano gli outsider Tabacci e Puppato, non accreditati di alcuna possibilità di vittoria, mentre l’attenzione è concentrata sugli altri tre candidati. Il favorito Bersani, naturalmente, è quello che ha più da perdere da questo confronto, e dovrà guardarsi dalla rincorsa prepotente di Renzi e dall’abilità retorica di Nichi Vendola, che, in quanto a primarie, ha un curriculum senz’altro invidiabile.
 
Proprio Bersani avrebbe insistito perché il dibattito si tenesse sulla piattaforma di Sky, rifiutando altre piazze (Mentana e Fazio) più accessibili agli spettatori. Secondo i maligni, la decisione (su cui nei giorni scorsi è montata una sterile polemica) sarebbe dovuta all’intenzione, quasi paradossale, di contenere l’audience, dal momento che, secondo i sondaggi, una bassa affluenza favorirebbe il segretario del Pd, mentre con un’affluenza più alta passerebbe in vantaggio il sindaco di Firenze.

Il rischio più serio, però, è quello di mostrare agli elettori una coalizione che si accapiglia al suo interno, rivelandosi irrimediabilmente spaccata, frazionata in mille anime diverse che covano i loro reciproci rancori e cercano di sopravanzarsi. Aldilà dello share, basso o alto che sia, sarebbe questa la vera sconfitta per il centrosinistra. 

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