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Ponte di Genova: la ricostruzione a Fincantieri-Salini Impregilo

L’annuncio ufficiale arriverà nel pomeriggio – Italferr si occuperà della progettazione – Il contratto ha un costo di 220-230 milioni di euro e prevede la costruzione di un viadotto ispirato al disegno donato a Genova dall’architetto Renzo Piano

Ponte di Genova: la ricostruzione a Fincantieri-Salini Impregilo

Saranno Salini Impregilo e Fincantieri, insieme ad Italferr, a ricostruire il Ponte sul Polcevera di Genova sulla base del progetto dell’architetto Renzo Piano.

L’annuncio ufficiale arriverà nel pomeriggio, ma il sindaco e commissario Marco Bucci ha fatto la sua scelta. Una scelta appoggiata dal Governo che sin dall’inizio aveva caldeggiato l’ipotesi di affidare il piano a Fincantieri.

La società guidata da Giuseppe Bono, insieme a Salini, ha avuto la meglio sulla friulana Cimolai che era in corsa con un progetto dell’architetto Santiago Calatrava. Possibile l’arrivo di ricorsi da parte delle imprese escluse, ma probabilmente senza richiesta di sospensiva. D’altronde fino all’ultimo Bucci ha tentato, senza successo, di mettere insieme le varie proposte, ma alla fine le trattative non sono andate a buon fine.

Tornando al progetto, l’offerta della cordata Salini-Fincantieri avrà un costo di 220-230 milioni di euro e prevede la costruzione di un viadotto ispirato al disegno donato a Genova dall’architetto Renzo Piano – che non sarà però direttamente coinvolto nel progetto – ma con meno piloni rispetto a quelli presenti nelle immagini presentate lo scorso settembre. Fincantieri e Salini creeranno una società paritetica che si chiamerà “Per Genova”. La progettazione sarà curata da Italferr. Il tutto, secondo contratto, dovrebbe durare 12 mesi a partire dalla consegna delle aree dissequestrate.

“Da ieri è iniziata la fase di demolizione, a breve, a marzo, inizierà la fase di ricostruzione. E penso che per la fine del 2019 il ponte sarà già in piedi, e all’inizio del 2020, al massimo, potrà essere inaugurato, magari addirittura a fine dicembre”. Lo ha affermato il ministro di Infrastrutture e trasporti, Danilo Toninelli, in una intervista a Radio Anch’io su Radio 1 Rai.

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Per quanto riguarda invece la demolizione, lo scorso 15 dicembre l’appalto è stato affidato alla cordata formata da  Fagioli, Fratelli Omini, Vernazza Autogru, Ipe Progetti e Ireos.

Lunedì 17 dicembre è arrivata dal Gip e dal procuratore Francesco Cozzi l’autorizzazione allo smontaggio, “in permanenza del sequestro”, del moncone ovest del ponte Morandi, mentre per il moncone est per il momento si dovrà attendere.

(Ultimo aggiornamento: ore 15-49 del 18 dicembre)

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