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Pmi manifatturiero: marzo al Top anche per il lavoro

Italia ai massimi da aprile 2011, come la Germania. In calo gran Bretagna e Spagna

Pmi manifatturiero: marzo al Top anche per il lavoro

Buone notizie sul versante macro e la Borsa ne beneficia. L’indice Pmi Markit sul manifatturiero in Italia è aumentato a marzo al valore più alto degli ultimi sei anni a 55,7 da 55 di febbraio. Lo comunica Markit che ha aggiornato i dati sui Paesi europei e il Giappone.

Per il 27esimo mese consecutivo è aumentato il livello della produzione; forte l’afflusso dei nuovi ordini, favoriti dalla componente estera (massimo da novembre 2015). I manifatturieri italiani hanno assunto più personale e, per il terzo mese consecutivo, a un tasso maggiore, sino a raggiungere il tasso più veloce da novembre 2000. I prezzi medi di acquisto hanno registrato un netto aumento, il tasso di inflazione dei costi è rimasto ben al di sopra della tendenza a lungo termine e si è tramutato in maggiori prezzi di vendita: ai massimi da aprile 2011.

Per quanto riguarda il futuro, i manifatturieri italiani hanno mostrato un significativo livello di ottimismo e Phil Smith, economista di Markit che ha elaborato il report, segnala che “il tasso di creazione occupazionale si è avvicinato al massimo da 20 anni di raccolta dati”.

E’ positiva anche la media dell’eurozona dove l’indice Pmi manifatturiero è salito a 56,2 (stima flash: 56,2, finale di febbraio: 55,4). Si tratta della piu’ veloce crescita della produzione manifatturiera e dei nuovi ordini da aprile 2011. Rimane elevata la pressione inflazionistica sui prezzi. Anche per la Germania, come per l’Italia, l’indice Pmi è salito a al top dall’aprile 2011 a quota 58,3 da 56,8. Stabile in Francia a 53,3 punti, in calo in Gran Bretagna  a 54,2 dal 54,5 di febbraio e in Spagna a 53,9 punti dai 54,8 punti di febbraio.

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