A gennaio l’indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona calcolato da Markit è salito a 54 punti, dai 52,7 di dicembre. Si tratta del livello più alto dal maggio 2011.
Inoltre, stamane Eurostat ha comunicato che nel terzo trimestre del 2013 il rapporto deficit/Pil destagionalizzato dell’area euro a 17 è stato pari al 3,1%, in calo dal 3,3% del secondo trimestre, mentre il dato relativo all’Europa a 28 è rimasto sostanzialmente stabile al 3,5%, dal 3,4% del periodo precedente.
ITALIA
Quanto all’Italia, il settore manifatturiero ha registrato il settimo mese consecutivo di espansione, sebbene ad un passo leggermente più lento rispetto a dicembre, quando era stato toccato il record da 32 mesi. L’indice Pmi manifatturiero è sceso da 53,3 a 53,1 punti, contro attese per un’ulteriore crescita a 53,5. Il dato resta comunque sopra la soglia dei 50 punti, che marca il confine fra espansione e contrazione.
GERMANIA
In Germania l’attività manifatturiera è cresciuta a gennaio al tasso più sostenuto da oltre due anni e mezzo, grazie all’aumento dei nuovi ordini, della produzione e dell’occupazione. Secondo l’indagine Markit sui direttori d’acquisto nel settore manifatturiero tedesco, che rappresenta circa un quinto dell’economia del Paese, l’indice Pmi è salito lo scorso mese a 56,5 punti dai 54,3 di dicembre, quinto mese consecutivo di espansione. La lettura finale dell’indice è la più alta da maggio 2011 e leggermente migliore delle stima flash di 56,3.
SPAGNA
Bene anche la Spagna, dove il settore manifatturiero è cresciuto al ritmo più rapido da aprile 2010: lo scorso mese il dato è salito a 52,2 punti, dai 50,8 di dicembre, portandosi per il secondo mese di fila in zona di espansione. Il settore spagnolo è cresciuto in sei degli ultimi otto mesi, e non si espandeva dall’aprile 2011.
FRANCIA
Continua invece la contrazione della manifattura francese, anche se a gennaio l’indice Pmi è salito a 49,3 punti, contro i 47 di dicembre, segnando la lettura più alta da settembre. Il dato ha superato le attese di 48,8 punti. E’ aumentato anche il flusso dei nuovi ordini e la domanda estera, mentre i livelli di impiego si sono ridotti solo in modo marginale. Le aziende manifatturiere hanno spiegato che i costi di produzione continuano a salire mentre quelli di vendita scendono per la prima volta in tre mesi. Il prolungato calo del manifatturiero, che rappresenta solo il 16% dell’economia francese, è uno dei segnali più forti della mancanza di produttività della seconda economia della zona euro.
GRAN BRETAGNA
Infine, fuori dall’Eurozona, l’attività manifatturiera rallenta in Gran Bretagna, ma gli ordini registrano un’accelerazione. L’indice Pmi è sceso il mese scorso è sceso a 56,7 punti, dai 57,2 di dicembre (dato rivisto al ribasso), un risultato inferiore alle aspettative, che erano di 57 punti.