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Piazza Affari vola: bancari e tecnologici in fibrillazione. E lo spread va giù

Il divario fra Btp e Bund scende sotto i 380 pb – E cosi’ volano i bancari in tutte le Borse europee – Corrono i tecnologici dopo che Apple continua a stupire: i profitti volano e a Wall Street ieri il titolo è salito del 6,5% (+40% dall’inizio dell’anno) – Tempesta in Finmeccanica – Bragantini nel cda Fonsai per Palladio-Sator – Bolloré lascia Mediobanca

CONTINUA IL BOOM DI APPLE: VENDITE +94%. LE BORSE UE ASPETTANO LA CONFERMA DEL TORO

Viva la Mela. Anche nel primo trimestre del 2012 Apple ha battuto le previsioni più ottimistiche di Wall Street, grazie al boom delle vendite: 35 milioni di iPhone in 90 giorni. Negli scambi del dopo Borsa (i dati sono stati comunicati dopo la chiusura dei mercati)  Apple sale del 6,5%.

Le vendite dei primi tre mesi sono cresciute del 59% a quota 39,2 miliardi (36,5 miliardi le stime della vigilia), i profitti addirittura del 94% a quota 11,6 miliardi di dollari, ovvero 12,3 dollari per azione: le stime più elevate si fermavano 9,94 dollari per azione. 

Il boom dei conti di Apple, annunciati dopo la chiusura delle Borse Usa, promette di trainare al rialzo i mercati. La performance della società fondata da Steve Jobs è stata finora uno dei punti di forza del rally della Borsa americana: si calcola che senza il rally del titolo, salito del 40% da inizio anno, l’incremento dello S&P sarebbe stato del 7,3% e non del 8,8%. Apple vale il 4,3% del principale indice Usa ed il 20% del listino S&P tecnologico.

Aria di tempesta, al contrario, per Finmeccanica che ieri ha guadagnato l’1,7%. Oggi il titolo dovrà affrontare l’impatto con l’ampio rilievo dato dai media alla notizia dell’iscrizione sul registro degli indagati il presidente e AD del gruppo aerospaziale Giuseppe Orsi con l’ipotesi di reato di corruzione internazionale e riciclaggio. La procura di Napoli che indaga su una presunta tangente alla Lega Nord nell’ambito di una vendita di 12 elicotteri all’India ha iscritto sul registro degli indagati il presidente e AD del gruppo aerospaziale Giuseppe Orsi con l’ipotesi di reato di corruzione internazionale e riciclaggio. Lo stesso Orsi ha già smentito il pagamento di qualsiasi somma illecita da parte del gruppo pubblico.

Anche i rappresentanti di Sator e Palladio entrano nei vertici di Fonsai. E’ uno dei risultati dell’assemblea di ieri a Torino ove, con l’11% dei voti (più dell’8% detenuto dagli sfidanti) sono stati nominati Salvatore Bragantini nel cda e nel collegio sindacale  Giuseppe Angiolini, che ne diventa automaticamente il presidente. Domani il nuovo board si riunisce per cariche e comitati: la richiesta delle minoranze è che Bragantini entri nel comitato indipendenti che dovrà pronunicarsi sui concambi. L’aumento di captale, è stato confermato in assemblea, sarà di 1,1 miliardi per la necessità di far fronte alla solvibilità della compagnia. Goldman Sachs, advisor della compagnia, ha rilevato che la soluzione stand alone proposta da Palladio e Sator è “difficilmente percorribile” data la congiuntura sui mercati finanziari. Per questo, allo stato delle cose, quella di Unipol “è la igliore soluzione possibile”. Unipol è salita del 3,5% e Fondiaria Sai del 1,2%.

Si profila il quadro delle scelte imposte dalla norma sui doppi incarichi. Vincent Bollorè, vice presidente di Generali, lascia il Cda di Mediobanca a causa della norma dei doppi incarichi. Dovrebbe arrivare a breve anche la lettera di dimissioni dal board di Piazzetta Cuccia da parte Fabrizio Palenzona, vice presidente di UniCredit entrambi preceduti da Ennio Doris che ha ovviamente optato per Mediolanum di cui è consigliere delegato. Sul fronte Generali, come da attese, escono dal consiglio Alberto Nagel e Francesco Saverio Vinci, rispettivamente AD e consigliere di Mediobanca.

La giornata dei mercati si apre in rialzo. A Tokyo l’indice Nikkei 225 sale del 1,08%, già contagiato dall’effetto Apple. Ad Hong Kong l’indice segna +0,08%. La seduta di ieri a Wall Street ha avuto intanto un andamento alterno: giù il Nasdaq -0,30%, su il Dow +0,58% e l’S&P +0,37%. Fra i dati sull’economia Usa, la sorpresa positiva è venuta dal mercato immobiliare: l’indice dei prezzi delle case è cresciuto dello 0,3% oltre le stime e il numero delle nuove case vendute a marzo ha superato le previsioni degli economisti (328mila contro 319mila). Al contrario, l’indice sulla fiducia dei consumatori è  sceso in aprile a 69,2 da 69,5 di marzo (dato rivisto da 70,2).

Ieri la piazza Usa ha festeggiato un altro ritorno storico: Ford ha lasciato l’inferno dei junk bond ed è di nuovo dotata di un”investment grade”. Occhi puntati oggi sui risultati della riunione del Fomc: si dà per scontato la conferma dei tassi Usa, ma al solito saranno importanti i messaggi lanciati a fine vertice dalla Fed.

Si è fatto già sentire il presidente della Bce Mario Draghi: l’iniezione di liquidità di mille miliardi effettuata dalla Banca centrale europea, ha sottolineato, si sta facendo strada nel sistema bancario e aiuterà l’economia. Osservando che le banche che depositano liquidità overnight presso la Bce sono in molti casi diverse da quelle che hanno preso i fondi nelle operazioni Ltro, Draghi in una lettera a un membro del parlamento europeo ha detto che “questo implica che, nonostante l’ampio ricorso ai depositi, la liquidità è stata realmente reindirizzata all’interno del sistema bancario”. In un’altra lettera, Draghi ha detto che la Bce confida nel fatto che la liquidità alla fine andrà a sostenere l’economia reale.

Le Borse europee ha preso slancio dal successo delle aste del Tesoro di Olanda, Spagna ed Italia. Si allentata la tensione sul mercato secondario dei titoli di Stato. Il rendimento del Btp decennale è sceso al 5,64% e lo spread è tornato sotto quota 400 (a 395 punti, con un calo di 10 punti). Lo spread francese è sceso di 12 punti a quota 132, quello spagnolo si è ridotto a 412 (-18 punti).

In Piazza Affari l’indice FtseMib +2,4%  ha guidato la corsa dei rialzi del Vecchio Continente. Parigi ha recuperato il 2,2%, Francoforte +1%, Londra +0,7%.

Nelle Borse europee i rialzi più forti sono stati del settore automotive (Stoxx +2,2%). Insieme a Fiat +5%, in Piazza Affari è salita bene Pirelli +4,6%, che stamattina ha annunciato un investimento da 120 milioni di dollari per una nuova fabbrica in Indonesia. Fiat Industrial  +1,6% alla vigilia del cda di oggi. Prysmian +4,9%.

StM è salita del 2,6% con un modesto  recupero dopo la drammatica perdita del 14% del giorno precedente. Rialzi robusti anche per le banche principali come Unicredit +3,7% e Intesa +4%.

Atlantia ha chiuso in rialzo dell’1,7%. L’ad Giovanni Castellucci ha detto di aspettarsi un calo del 5% nel traffico in Italia nel 2012 dopo la caduta dell’8,7% nel primo trimestre. Il gruppo è interessato all’acquisto della concessionaria autostradale brasiliana Ecorodovias,  se mai Impregilo volesse cederla.  Ma il board della società ha già smentito un’ipotesi del genere, caldeggiata da Petro Salini. Tra le mid e small-cap spiccano i rialzi di Eurotech +9%, Astaldi +6,2% e  Saras +4,6%.

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