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Piazza Affari negativa. Ma il Btp Italia già vola oltre i 2 miliardi

Gli ordini per il nuovo titolo di Stato online vanno al di là delle aspettative – E così lo spread si riduce a 273 punti – Giornata nera, invece, per le Borse europee, che voltano le spalle all’economia Usa, in ripresa, e guardano inquiete alle conseguenze della frenata del Drago cinese – In calo Fiat e Finmeccanica – Guadagna ancora la galassia FonSai

Piazza Affari negativa. Ma il Btp Italia già vola oltre i 2 miliardi

Mercati in decisa flessione, dopo i record dei giorni scorsi. A Milano l’indice FtseMib scende del 1,05 % a quota 16.953, la Borsa di Londra scende del 1,11%, Parigi -1,42%, Francoforte -1,43 %.

Intanto la raccolta ordini del Btp Italia ha già oltrepassato, alle 10 e 30, la soglia dei 2 miliardi. Sull’onda di questo successo, lo spread tra Btp decennali e Bund si riduce a 273 punti base, con un vantaggio di 34 bp sulla Spagna.

Le Borse europee voltano così le spalle all’economia Usa, in ripresa, e guardano, inquiete, alle conseguenze della frenata del Drago cinese. Il warning lanciato da Bhp Billiton, colosso minerario, sul minor assorbimento di ferro da parte dell’industria cinese ha trovato conferma nella notizia della ulteriore frenata del mercato dell’auto.

Il netto calo del settore auto non risparmia Fiat -3,12% che, per la verità, in Cina è in pratica assente (solo Chrysler ha venduto 40 mila veicoli nel 2011) e Fiat Industrial – 2,07%, al contrario ben presente nel Paese orientale. Assai più massicce le perdite dei Big tedeschi: Bmw- 4,3%, perdite superiori al 3% per Daimler e Volkswagen.

Per le aziende automobilistiche europee e’ ”necessario un processo di transizione doloroso” per ristrutturarsi. Lo ha detto l’amministratore delegato di Fiat-Chrysler, Sergio Marchionne, durante una conferenza stampa a Bruges.

In calo gli altri titoli industriali, Finmeccanica scende dell’1,6%, Prysmian perde l’1,9%, StM -2,34%.

Ancora sotto i riflettori la battaglia sul polo assicurativo. Premafin, dopo la sospensione per eccesso di rialzo, sale del 12%. Lievi cali per Unipol e Fondiaria-Sai. Nel pomeriggio Palladio e Sator illustreranno agli operatori il piano industriale alternativo.

Tra le banche massicce perdite per il Banco Popolare – 2,03%, Ubi -1,6%. Intesa -0,87%.

Il prezzo del petrolio è in calo con il Wti scambiato a 107,6 dollari al barile (-0,3%), il Brent è indicato a 124,6 dollari (-0,8%).

Scendono i titoli petroliferi. Eni –0,9%, Tenaris -1,4%, Saipem -0,7%. Riscossa per Diasorin +2,23%, la blue chip in maggior evidenza. Segnali di ripresa per le utilities Terna +1,23% e A2A + 018,%.

In evidenza Cir +4% dopo la conferma delle trattative per la cessione di Sorgenia alla società russa Inter Rao.

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