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Pensioni, novità quota 100: anticipo del Tfr e divieto di cumulo

Per risparmiare, il governo cerca di disincentivare l’utilizzo di quota 100: chi sfrutterà il nuovo canale per il pensionamento anticipato non potrà incassare altri compensi fino al compimento dei 67 anni di età – Novità per i dipendenti pubblici su Tfr e Tfs – Proroghe per Ape Social e Opzione Donna

Pensioni, novità quota 100: anticipo del Tfr e divieto di cumulo

Il capitolo pensioni della manovra è ancora in divenire e sulla quota 100 si registrano due novità dell’ultima ora. La prima riguarda il divieto di cumulo con redditi da lavoro: chi utilizzerà il nuovo canale per il pensionamento anticipato non potrà incassare – oltre all’assegno previdenziale – altri compensi per attività professionali o di collaborazione saltuaria. Il divieto scadrà al compimento dei 67 anni, l’età pensionabile prevista per il trattamento di vecchiaia. Di conseguenza, chi sfrutterà quota 100 per lasciare il lavoro a 62 anni (il requisito anagrafico minimo, che deve accompagnarsi ad almeno 38 anni di contributi) dovrà aspettare cinque anni prima di poter ricominciare a lavorare. Per i 63enni l’attesa si ridurrà a quattro anni e così via.

Questa limitazione serve a disincentivare l’utilizzo di quota 100, così da limitare i costi per le casse pubbliche. Secondo l’Ufficio parlamentare di bilancio, nel 2019 potrebbero andare in pensione con quota 100 fino a 437mila persone e, se tutti quanti scegliessero di abbandonare il lavoro, lo Stato dovrebbe affrontare un “aumento di spesa lorda pari a 13 miliardi di euro”. Ma la penalizzazione sull’importo della pensione (che, sempre secondo l’Upb, oscillerà fra il 5 e il 34%) insieme al divieto di cumulo con altri redditi dovrebbero convincere molti contribuenti a rimanere al lavoro. Il governo ritiene infatti che l’anno prossimo non andranno in pensione con quota 100 più di 250-270mila persone.

FINANZIAMENTI BANCARI DEL TFR

L’altra novità in tema di pensioni interessa solo i dipendenti pubblici. Chi di loro sceglierà di ritirarsi dal lavoro con quota 100 o con le altre forme di pensionamento anticipato già previste potrebbe incassare (quasi) subito il Tfr o il Tfs. Come? Con un prestito bancario che sarebbe a costo zero per il pensionato, perché gli interessi rimarrebbero a carico dello Stato. Il vantaggio sarebbe notevole, visto che, al momento, per ricevere la prima parte del Tfr o del Tfs bisogna aspettare da un minimo di 12+3 a un massimo di 24+3 mesi.

APE SOCIALE E OPZIONE DONNA

Il pacchetto previdenziale della legge di Bilancio conterrà anche le proroghe dell’Ape Sociale e di Opzione Donna.

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