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Pensioni, Ape social: cos’è, a chi è destinata e quanto vale

La versione a carico dello Stato del nuovo anticipo pensionistico è il punto cruciale del pacchetto pensioni che confluirà nella manovra – Due gli aspetti più controversi: la soglia massima di reddito e la definizione dei “lavori gravosi” – Venerdì incontro governo-sindacati

Pensioni, Ape social: cos’è, a chi è destinata e quanto vale

Saranno quattro le categorie di persone che potranno accedere all’Ape social, la versione interamente a carico dello Stato del nuovo anticipo pensionistico. Inoltre, la prestazione sarà di natura assistenziale, non previdenziale. Sono questi i soli punti fermi del capitolo più controverso all’interno del pacchetto pensioni che confluirà nella nuova legge di Bilancio. Per trovare un accordo definitivo, governo e sindacati si incontreranno nuovamente venerdì mattina a Palazzo Chigi, ad appena 24 ore dal Consiglio dei ministri chiamato ad approvare la manovra.

QUAL È LA DIFFERENZA FRA APE SOCIAL, APE VOLONTARIA E APE AZIENDALE

A differenza dell’Ape onerosa (che prevede un prestito bancario assicurato su base volontaria) e dell’Ape aziendale (finanziata in tutto o in parte dalle imprese), l’Ape social è a carico dello Stato e a costo zero per il lavoratore.

COSA PERMETTE L’APE SOCIAL AI LAVORATORI

Come le altre due versioni, l’Ape social consente ai lavoratori di andare in pensione con un anticipo massimo di tre anni e sette mesi rispetto ai normali requisiti per la pensione di vecchiaia.

CHI POTRÀ ACCEDERE ALL’APE SOCIAL

Le categorie che avranno diritto all’Ape social sono:

– disoccupati senza ammortizzatori sociali;

– disabili;

– lavoratori con disabili a carico;

– lavoratori che hanno svolto “attività gravose”, tali da provocare potenzialmente infortuni o malattie professionali o particolare stress.

La definizione di quali siano queste “attività gravose” (si era parlato di edili, maestre d’asilo e infermieri) è uno dei punti centrali su cui governo e sindacati dovranno trovare un accordo.

QUAL È LA SOGLIA DI REDDITO PER L’APE SOCIAL

L’altro grande interrogativo riguarda la soglia massima di reddito che si potrà incassare con l’Ape social. Fin qui si è parlato di 1.300 euro al mese, ovvero il tetto già previsto per la Naspi, ma la Ragioneria Generale dello Stato che vorrebbe abbassare in modo significativo l’asticella.

Aggiornamento – Pensioni, Ape social: serviranno 30-35 anni di contributi, tetto reddito a 1.350 euro

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