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Pelatella, l’antico maiale, dalle carni pregiate, sopravvissuto nel Parco del Cilento

Già conoscita all’epoca dei romani, l’antica Razza Pelatella, è stata recuperata da alcuni allevatori del casertano fra cui la Famiglia Gasparro. I maiali allvati allo stato semibrado si cibano delle castagne IGP di Roccadaspide. Il suo grasso ha una composizionedi grassi polinsaturi simili all’olio d’oliva

Pelatella, l’antico maiale, dalle carni pregiate, sopravvissuto nel Parco del Cilento

Già conosciuto all’epoca dei romani, se ne hanno tracce fin dal I secolo d.C e ha avuto anche l’onore  di apparire in alcuni affreschi, il maiale di Razza Pelatella è un’antica varietà suinicola appartiene ad una delle sei razze storiche di maiale. Il suo nome gli deriva dal suo aspetto: ha la cute pigmentata, di colore grigio-ardesia o nera, con poche setole rade e sottili, disposte sul corpo in piccoli ciuffi localizzati, da cui il nomignolo di “pelatella”.  La caratteristica più pregiata e tipica di questo suino, altrimenti noto come Razza Casertana, Razza di Teano (o Casertana di Teano), Nero Casertano; Razza Napoletana (o Pelatella Napoletana) è la sua “marezzatura”, ossia la presenza di abbondante tessuto connettivo intramuscolare, che conferisce una particolare sapidità e morbidezza alle carni.

A tenere alta la bandiera della tradizione di questa razza oggi sono pochi allevatori fra cui l’azienda di Gerardo Gasparro, a conduzione familiare, immersa con la passione delle genti contadine di un tempo nel territorio in quel di  Roccadaspide in provincia di Salerno, comune di settemila anime noto per la produzione del marrone di Roccadaspide, una particolare varietà di castagna IGP. Siamo in area contigua al Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, l’area naturale protetta di circa 181mila ettari, compresa tra la piana del Sele a nord, la Basilicata a est e a sud e il mar Tirreno ad ovest. dal 1997  Riserva della biosfera e dal 2010  primo parco nazionale italiano a diventare geoparco.

Si spiega così l’imporanza dell’habitat nel conferire particolare sapore alle carni di questa antica razza suinicola autoctona fra le più antiche dell’Italia Meridionale che presenta le caratteristiche tipiche del suino iberico-mediterraneo con profilo della testa rettilineo e orecchie rivolte in avanti a coprire gli occhi.

Apprezzato per la qualità delle sue carni il maiale di Razza Pelatella era molto diffuso sul territorio casertano fino alla seconda guerra mondiale. Poi con l’apertura dei mercati nel dopogerra ha subito una fortissima riduzione dovuta al subentro di razze più precoci e dal rendimento maggiore. Al 2007 risultavano iscritti al Registro Anagrafico di razza (gestito dall’ANAS – Associazione Nazionale Allevatori Suini) solo 594 animali scesi a 403 nel 2012. Secondo una valutazione della FAO, nel 2007 lo stato di conservazione della razza era a livello critico.

La Famiglia Gasparro alleva i suoi maiali allo stato semibrado nell’azienda di 40 ettari, cosa che conferisce un particolare sapore alle carni di questo pregiato suino il cui grasso, caratterizzato da una alta percentuale di acidi grassi polinsaturi, per composizione simile all’olio extravergine d’oliva è considerato molto salubre come attestano alcune ricerche condotte dall’Università Federico II di Napoli.

Al fine di garantire la tracciabilità dei maiali di razza Pelatella, l’allevamento della Famiglia Gasparro è iscritto all’ANAS (Associazione Nazionale Allevatori Suini). E’ stato inoltre creato il marchio “ANTICA RAZZA PELATELLA – maiale nero allevato in Cilento” per assicurare al consumatore la qualità e la tipicità dei prodotti.

Per salvaguardare la risorsa genetica locale è stato istituito il Registro Genealogico Nazionale dei genotipi locali e la “Banca del seme delle razze suine locali italiane” grazie ai finanziamenti della Commissione Europea per il “Progetto europeo per una banca delle risorse genetiche suine”. Gli operatori e le associazione professionali hanno istituito un “decalogo per il corretto allevamento del suino casertano” che prescrive dettagliatamente le modalità di allevamento relative sia alle superfici che all’alimentazione e quelle di macellazione.

Dalle carni del maiale Pelatella allevato nei pascoli di castagno, quercia e faggio,che popolano riccamente la zona,  con un ridotto utilizzo di mangimi i norcini della Famiglia Gasparro ricavano pregiati salumi tradizionali campani: salsicce, capocolli, pancette, soppressate e prosciutti con vendita in loco e sull’Emporio online di Famiglia Gasparro. L’azienda per la cronaca produce anche un olio di eccellente qualità e un miele di castagno che come si può immaginare è di livello superiore.

Azienda Agricola Gasparro Gerardo

Via Carretiello, 114

84069 – Roccadaspide (SA)

info@famigliagasparro.it

+39 392 2202445

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