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Olio di palma: prezzi record dopo il blocco dell’export dall’Indonesia. Allarme nell’industria alimentare

La mossa dell’Indonesia fa impennare i prezzi dell’olio di palma e di tutti gli oli vegetali, aggravando un contesto già difficile a causa di inflazione, guerra e maltempo

Olio di palma: prezzi record dopo il blocco dell’export dall’Indonesia. Allarme nell’industria alimentare

L’Indonesia ha deciso di bloccare le esportazioni olio di palma e la notizia ha fatto schizzare i prezzi di tutti gli oli vegetali ai massimi storici. Il Paese del Sudest asiatico è infatti il primo produttore al mondo di olio di palma ed è responsabile del 50% delle forniture sul mercato globale. Il bando – annunciato venerdì scorso dal presidente Joko Widodo per contrastare la carenza di olio da cottura sul mercato interno – diventerà effettivo dal 28 aprile e rimarrà in vigore fino a quando il problema non sarà risolto, hanno precisato le autorità del Paese asiatico.

La mossa indonesiana rischia di far impennare i costi per l’intera industria agroalimentare del pianeta, ma non solo, visto che l’olio di palma è usato in una vasta gamma di prodotti, dagli alimentari confezionati ai cosmetici. Lunedì i future con consegna a luglio dell’olio di pama hanno segnato un rialzo del 6,3% sul mercato di Kuala Lumpur, a 6.754 ringgit la tonnellata.

Olio di palma e oli vegetali: il mercato era già in tensione

Il contraccolpo si farà sentire anche nei Paesi che, come l’Italia, importano quantitativi limitati di olio di palma. Il blocco arriva infatti in un momento particolarmente delicato, con l’inflazione che corre e la guerra in Ucraina che ha avuto un forte impatto sulle forniture di tutti gli oli vegetali. Non solo: le scorte sono già ridotte in tutto il mondo a causa del maltempo che quest’anno ha colpito diverse aree dove vengono prodotti l’olio di palma e gli altri oli vegetali. Jakarta ha quindi accentuato la tensione in un contesto già difficile.

Il commento degli esperti del settore

Secondo Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare, il blocco dell’export di olio di palma dall’Indonesia “ci colpisce perché è l’ennesimo sovranismo, dopo Ungheria e Serbia, che si unisce allo stop da Russia e Ucraina”.

Per Luigi Scordamaglio, numero uno di Filiera Italia, la decisione dell’Indonesia farà impennare “ancora di più i prezzi di tutti gli oli vegetali”.

Mauro Fontana, presidente dell’Unione Italiana per l’Olio di Palma Sostenibile, sottolinea invece che la mossa di Jakarta “ci danneggia in un momento in cui il consumo dell’industria italiana è in recupero”.

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