Condividi

Ocse: rallenta la crescita del Pil, +0,6%, Italia maglia nera, -0,8%

I dati Ocse sul secondo trimestre descrivono il rallentamento delle economie del G20, con una crescita complessiva che segna appena un +0,6% – Italia fanalino di coda, -0,8% – Peggiora il superindice, -0,05% in tutta l’area Ocse.

Ocse: rallenta la crescita del Pil, +0,6%, Italia maglia nera, -0,8%

Il -0,8% nel Pil registrato dall’Italia nel secondo semestre ha fatto segnare la performance peggiore tra i paesi del G20, i paesi avanzati ed emergenti, secondo i dati dell’Ocse. E sempre l’Ocse ha comunicato i numeri del superindice economico previsionale, che fa segnare una nuova contrazione per tutta l’area e anche per l’Italia, coinvolta, però, in misura più lieve dal calo.

Parlando del Pil, nel secondo trimestre, nei paesi del G20, la crescita ha fatto segnare un lieve rallentamento, attestandosi sul +0,6% contro il +0,7% del primo trimestre. Su base annua la variazione positiva è stata, invece, del 3%. Due i paesi in calo: l’Italia, come detto, e la Gran Bretagna che fa registrare un -0,5%.

Per l’Italia si tratta del quarto trimestre consecutivo di contrazione, che produce un calo ulteriore della dinamica di crescita su base annua, passata dal -1,5% del primo trimestre all’attuale -2,6%. Il dato italiano, combinato con quello, deboluccio di Francia (crescita zero) e Germania (+0,3%), ha causato la flessione del -0,2% dell’eurozona.

Ma a rallentare sono anche le economie extraeuropee. Si indebolisce, infatti, la crescita statunitense, con un +0,4% nel trimestre e un’espansione, su base annua, del 2,3%, contro quella del 2,4% del trimestre scorso. Continuano a crescere anche Cina, India e Brasile, ma ad un ritmo meno sostenuto rispetto al passato.

Tornando al superindice, il Composite leading indicators (Cli), nel mese di luglio ha fatto segnare la terza contrazione consecutiva per tutta l’area Ocse, con un -0,05 per cento mentre su base annua si registra un -0,14 per cento. In ribasso tutti i paesi salvo la Gran Bretagna, mentre il calo più netto è stato quello tedesco (-0,25% su base mensile e -2,09 annuo). Per l’Italia -0,06% su base mensile e -1,43% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedentee si sono visti tentativi di risalita ma con auna dinamica di fondo che resta vicina al rallentamento.

Commenta