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Niente Corea per la bolognese Magli: passa agli svizzeri di Da Vinci Invest

L’azienda di calzature bolognese, che nel 2012 ha fatturato 45 milioni, era in procinto di passare a un consorzio coreano, composto anche da Eland e CDB Capital, titolari di Mandarina Duck, un altro notissimo marchio emiliano acquistato pochi mesi fa.

Niente Corea per la bolognese Magli: passa agli svizzeri di Da Vinci Invest

Nuovo passaggio di mano per la “Bruno Magli” di Bologna, storica azienda di calzature, accessori e ready to wear. Dopo sette anni escono di scena gli inglesi di Forteleus Capital Management (assistiti dai consulenti Leonardo & Co) ed entra la società di investimenti svizzera Da Vinci Invest. 

La pista elvetica è stata una sorpresa dell’ultimo minuto, visto che il fondo londinese stava trattando da tempo la cessione con un consorzio coreano, composto anche da Eland e CDB Capital, titolari di Mandarina Duck, un altro notissimo marchio bolognese, bisognoso di rilancio e acquistato pochi mesi fa. 

Anche l’azienda di calzature, dopo i fasti con la famiglia Magli, che l’aveva fondata nel ‘900, era finita quasi sull’orlo del crac. Ma negli ultimi tempi il brand si è ripreso, conquistando nuovo lustro nella fascia alta del made in Italy. Merito, almeno in parte, del direttore creativo Max Kibardin che, per ora, resta la suo posto, con quasi tutto il management. Cambia invece l’amministratore delegato: gli svizzeri hanno chiamato  Manfred Ebensberger al posto di Armin Mueller.  Ebensberger, secondo quanto riferisce la Reuters inglese, ritiene che la nuova proprietà aiuterà l’impresa ad  accelerare i piani per espandere la sua gamma di prodotti e per sviluppare la propria rete di vendita in tutto il mondo.

Nel 2012 il fatturato della Bruno Magli è stato di 45 milioni di euro e il margine operativo è tornato positivo. Per ora sembra che la sede resti in Italia. Due anni fa la produzione bolognese venne chiusa e nel capoluogo rimasero 40 dipendenti, per la parte tecnica e amministrativa.

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