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Napolitano: “Più rigore sui decreti, valutare emendamenti”

Il richiamo arriva a pochi giorni dal ritiro del decreto salva-Roma, che scadrà il 30 dicembre – “Rinnovo l’invito ad attenersi all’ammissibilità degli emendamenti di stretta attinenza – ha scritto Napolitano – e le relative finalità anche adottando opportune modifiche ai regolamenti parlamentari”.

Napolitano: “Più rigore sui decreti, valutare emendamenti”

“Massimo rigore” nel decidere l’ammissibilità degli emendamenti ai decreti legge durante l’esame in Parlamento. Lo chiede il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, in una lettera inviata ai presidenti delle Camere e al presidente del Consiglio. Il richiamo arriva a pochi giorni dal ritiro del decreto salva-Roma, che scadrà il 30 dicembre. La marcia indietro del Governo era arrivata proprio in ragione delle perplessità espresse dal Presidente della Repubblica sull’eccesso di emendamenti al testo, che era arrivato a contenere perfino norme sulle lampadine dei semafori e sui bungalow abusivi costruiti in spiaggia. 

“Rinnovo l’invito ad attenersi all’ammissibilità degli emendamenti di stretta attinenza – ha scritto Napolitano – e le relative finalità anche adottando opportune modifiche ai regolamenti parlamentari”.

Il Capo dello Stato ha ricordato i suoi “numerosi richiami” arrivati nelle passate legislature. Principi ribaditi dalla Corte costituzionale nella sentenza del 2012, che aveva spinto il Quirinale ad inviare agli allora presidenti delle Camere “una lettera nella quale avvertivo che di fronte all’abnormità del procedimento di conversione non avrei più potuto rinunciare ad avvalermi della facoltà di rinvio, pur nella consapevolezza che ciò avrebbe potuto comportare la decadenza dell’intero decreto legge, non disponendo della facoltà di rinvio parziale”.

“Esprimevo inoltre l’avviso che in tal caso fosse possibile una parziale reiterazione che tenesse conto dei motivi posti alla base della richiesta di riesame”: nel 1996 la stessa Corte costituzionale “ha posto come limite al divieto di reiterazione la individuazione di nuovi motivi di necessità ed urgenza”, ha concluso Napolitano.

Dopo aver letto all’Aula di Montecitorio la missiva del Capo dello Stato, la presidente della Camera, Laura Boldrini, ha commentato: “Mi auguro che nelle prossime settimane potremo riuscire a finalizzare un testo” sulla riforma dei regolamenti parlamentari “che è stato finalizzato da un gruppo di lavoro e poterlo portare all’attenzione dell’Aula”.

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