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Mutui: salti 18 rate? La casa passa alla banca

Ma la norma non è retroattiva: salvi i contratti già in vigore, comprese le surroghe – Lo prevede il decreto legislativo sui mutui approvato definitivamente mercoledì dal Consiglio dei ministri

Mutui: salti 18 rate? La casa passa alla banca

Se il cliente non paga 18 rate del mutuo (consecutive o meno), la banca può vendere la casa direttamente, cioè senza passare dall’asta immobiliare in Tribunale. Non è un obbligo: si tratta di una clausola facoltativa e non retroattiva, che potrà essere inserita solo nei contratti sottoscritti dalla data di entrata in vigore delle nuove norme. Niente paura, quindi: per i contratti già in vigore, comprese le surroghe, non cambia nulla. Sarà invece obbligatoria l’assistenza di un consulente che dovrà “accompagnare” il consumatore nel caso in cui scelga di inserire la clausola di inadempimento nel suo mutuo.

Queste le principali novità contenute nel decreto legislativo sui mutui approvato definitivamente mercoledì dal Consiglio dei ministri. Il testo recepisce una direttiva comunitaria del 2014 (la 17/Ue), modificando la versione iniziale del provvedimento – che prevedeva come condizione il mancato pagamento di sole 7 rate, non 18 – in base alle indicazioni arrivate dalle commissioni Finanze di Camera e Senato, anche in scia alle polemiche sollevate soprattutto dal Movimento 5 Stelle.

La nota di Palazzo Chigi precisa che “le parti possono convenire, attraverso clausola espressa, che in caso di inadempimento del consumatore la restituzione o il trasferimento del bene dato a garanzia, o dei proventi della vendita del bene stesso, comportino l’estinzione dell’intero debito anche se il valore del bene immobile restituito (o i proventi) sia inferiore al debito residuo”. Inoltre, è prevista “l’assistenza obbligatoria di un consulente per il consumatore che intenda sottoscrivere questa clausola”.

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