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Mutui, pignoramento per morosità di 18 rate

Lo ha annunciato in una conferenza stampa il capogruppo Pd a Montecitorio, Ettore Rosato, assicurando che “il parere è stato condiviso con il Governo” – La nuova normativa sull’inadempimento, è stato inoltre precisato, non si applica ai contratti già in essere, neanche in caso di surroga, ed è facoltativa: la banca non può obbligare il debitore a sottoscriverla.

Mutui, pignoramento per morosità di 18 rate

Nel decreto legislativo che recepisce la direttiva Ue sui mutui sarà considerato inadempimento la morosità di almeno 18 rate. E’ questa una delle novità che la commissione Finanze della Camera indicherà nel parere sull’atto del Governo al voto la settimana prossima. Lo ha annunciato in una conferenza stampa il capogruppo Pd a Montecitorio, Ettore Rosato, assicurando che “il parere è stato condiviso con il Governo” e che di conseguenza le condizioni poste dalla Commissione “verranno recepite nel testo finale” del Dlgs che prevede, tra l’altro, la possibilità per la banca di vendere l’immobile senza ricorrere al giudice in caso di inadempimento.

La nuova normativa sull’inadempimento, è stato inoltre precisato, non si applica ai contratti già in essere, neanche in caso di surroga, ed è facoltativa. La banca non può obbligare il debitore a sottoscriverla. Il Dlgs, ha sottolineato Rosato, “non è a tutela della parte forte, ma di quella debole, la parte tutelata è quella del cittadino”.

La casa può quindi essere venduta solamente con uno specifico “atto di disposizione dell’immobile da parte del consumatore”, viene confermato quindi il divieto del cosiddetto ‘patto commissorio’, mentre viene disciplinato il ‘patto marciano’. La banca può pertanto trattenere dopo la cessione dell’immobile solamente quanto ancora dovuto ed è obbligata a restituire al debitore l’eventuale eccedenza. In ogni caso il trasferimento dell’immobile alla banca comporta l’estinzione del debito anche se il valore dell’immobile è inferiore a quello del debito residuo.

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