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Mps, Viola: allo studio Co.Co. bond per completare il piano Eba

Intanto il titolo della Banca viaggia in territorio pesantemente negativo a Piazza Affari dopo la trimestrale di ieri che ha messo in luce utili netti in calo del 61%.

Mps, Viola: allo studio Co.Co. bond per completare il piano Eba

Giornata dura in Borsa per Montepaschi, che a metà mattina perde oltre tre punti, fra i titoli peggiori del Ftse Mib. Ieri la Banca ha comunicato i dati relativi al primo trimestre 2012, che si è chiuso con utili netti per 54,5 milioni, in calo del 61% rispetto ai 140,3 milioni registrati nello stesso periodo del 2011. I ricavi si sono attestati a 1,503 miliardi di euro (+1,4% su base annua) mentre il margine di interesse è rimasto stabile a 893,5 milioni. La raccolta diretta è scesa del 6,1% a 137,3 miliardi mentre la raccolta indiretta è aumentata del 4,5% a 140,6 miliardi. Il Core Tier 1 è arrivato al 10,5%. 

Entro giugno Mps deve coprire 3,267 miliardi di buffer di capitale richiesto da Eba per la sua esposizione da 25 miliardi circa in Btp. Per questo ha un piano di tre punti che prevede misure di capital management, ottimizzazione dell’Rwa e dismissione di attivi.

“La gran parte delle azioni incluse nel piano, riferite ai primi due punti, sono state già completate. Ciò ha sinora comportato benefici che coprono in misura lievemente superiore alla metà lo shortfall sopra indicato”, dice la banca.

“Non mi aspetto aiuti dal mercato, dunque faremo un piano basato su azioni del management”, ha spiegato l’amministratore delegato di Mps, Fabrizio Viola, in conference call. Viola ha ribadito i tre capisaldi del business plan, che sarà “molto operativo”: capitale, liquidità e redditività sostenibile.

Inoltre, nell’ambito del completamento del piano Eba, l’ad conferma di aver preso in considerazione l’eventuale ricorso a un Co.Co bond (Convertible Contingent capital): sono allo studio “iniziative alternative di rafforzamento patrimoniale che comprendono anche una valutazione di fattibilità eventuale dell’emissione di un Co.Co. E’ un progetto che stiamo studiando anche con una collaborazione fattiva degli organismi di vigilanza”, anche perché “sarebbe la prima volta che uno strumento di questo tipo viene collocato sul mercato”.

Dal downgrade di Moody’s, Viola attende i “principali effetti” soprattutto “sulla liquidità”, ma dovrebbero essere “abbastanza contenuti”, in quanto già nel corso del 2011 i downgrade precedenti avevano in gran parte inciso “sul profilo della redditività e oggi potremmo parlare di miliardo, un miliardo e mezzo”. 

Infine, l’inchiesta giudiziaria relativa al caso Antonventa. “Allo stato, per le informazioni che ho a disposizione – ha spiegato ancora Viola -, non ritengo che l’elemento rilevante sia un rischio patrimoniale per la banca. Ovviamente siamo all’inizio e quindi aspettiamo di avere maggiori informazioni”. In ogni caso “queste questioni non mettono in discussione né la solidità né la capacità della banca di stare in modo efficace sul mercato. E anzi, per quanto ci riguarda sono uno stimolo ad andare aventi ancora più velocemente”.

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