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Mps, ultima chiamata. Primo stop a Vivendi

Dopo il via libera della Consob, Mps riapre la conversione dei bond al retail e corre contro il tempo per centrare l’aumento di capitale da 5 miliardi – L’Agcom avverte Vivendi: “O Mediaset o Telecom ” – Allianz tratta l’acquisto di Generali France – Il dollaro fa volare le Borse, record dell’anno per Tokyo, arretrano gli emergenti

Un’altra giornata memorabile. Sia per il dollaro, trascinato dall’aumento dei tassi ai massimi degli ultimi 13 anni, sia per le Borse, in forte ascesa a partire da Piazza Affari, che in dieci giorni ha dimezzato le perdite dell’anno. L’indice Dow Jones già oggi potrebbe superare quota 20 mila punti, un traguardo dal forte valore simbolico, sotto la spinta dei grandi affari in arrivo. Come l’operazione da 14,6 miliardi di dollari con cui Rupert Murdoch ha conquistato il 100% di Sky, mossa che cambia lo scenario dei media in Europa, mentre a Piazza Affari il conflitto tra Vivendi e Fininvest entra in una nuova fase dopo l’intervento dell’Agcom contro la possibile concentrazione tra Mediaset e Telecom Italia nelle mani di Vincent Bolloré.

La sensazione è che le decisioni della Fed (ovvero la previsione di tre aumenti nel corso del 2017 che lo scontato ritocco di un quarto di punto di mercoledì) abbiano profondamente modificato il sentiment dei mercati. “La politica monetaria sembra, nonostante le evidenti cautele di Draghi e Yellen, più rapida a cedere il testimone dello stimolo di quanto sia quella fiscale a raccoglierlo”, nota Giuseppe Sersale di Anthilia.

I mercati si sono rapidamente adeguati a quest’atmosfera di crescita frizzante. Un cambio di rotta che ha coinvolto la Borsa italiana, impegnata a recuperare il terreno perduto entro fine anno. Del resto, secondo l‘economista Daniel Gros, l’Italia è il Paese dell’Eurozona che più ha da guadagnare dal dollaro forte, data la natura del nostro export. Chissà se, dopo le sofferenze di un anno bisesto, si può tornare a sperare. E chissà se, in extremis, riuscirà ad andare in porto anche l’aumento di Siena. Sembra impossibile, ma in fin dei conti è Natale.

Meteo Borsa apre all’insegna del bello stabile. Ma non sono escluse sporadiche prese di beneficio in vista del week end.

ARRETRANO GLI EMERGENTI, YUAN AI MINIMI DAL 2008

La forza del dollaro ha condizionato la seduta asiatica. L’euro ha toccato nella notte un minimo a 1,0366 ai minimi dal gennaio 2003. Lo yen è scambiato a 118,250. Sotto la spinta del rialzo dei T bond Usa i titoli governativi giapponesi a 10 anni sono tornati ad un rendimento positivo. Si attende la reazione della BoJ, che intende proseguire nella politica dei tassi negativi. Avanza intanto la Borsa di Tokyo: +0,7% a 19,400 punti,nuovo massimo dell’anno.

In terreno positivo anche la Cina, dopo che lo yuan è sceso ai minimi dal 2008. Shanghai sale dello 0,1%. Arretrano invece i listini dei Paesi Emergenti (-1,6% l’indice Msci), alle prese con i deflussi dei capitali e l’aumento del costo dei prestiti in dollari. Il real brasiliano perde il 2%.

IL DOW JONES DÀ LA SCALATA A QUOTA 20.00

Aria di record sui mercati americani. Nel corso della seduta di ieri l’indice Dow Jones è arrivato ad un soffio da quota 20 mila per poi chiudere a 19,852.24 con un rialzo dello 0,3%. Avanzano anche l’S&P 500 (+0,39%) e il Nasdaq (+0,37%).

GOLDMAN GUIDA L’ASCESA, FRANA DI YAHOO

I finanziari continuano a tirare la corsa, sotto la spinta di Goldman Sachs (+1,28%). La prospettiva di un rialzo dei tassi più rapido del previsto, descritta ieri sera dalla presidente della Fed, Janet Yellen, ha riportato le banche al centro dell’interesse degli investitori. I tassi eccezionalmente bassi degli ultimi anni hanno drasticamente limitato la redditività delle aziende di credito e adesso i banchieri vedono una nuova alba per il loro business.

Le vendite degli ultimi giorni, comprese quelle di ieri, hanno portato il rendimento del Treasury Bill a due anni su livelli che non si vedevano da sei anni a 1,26%. Il decennale tratta stamattina a 2,57%, nel corso della seduta è salito fino a 2,60%.

In forte ribasso Yahoo (-6,1%) dopo il nuovo scandalo sul furto di dati. Verizon (+0,3%) è intenzionata a chiedere l’annullamento del contratto d’aquisto della società. Mondelez International, la società dei marchi Toblerone, Milka e Philadelphia, sale del 3% a 44 dollari. Ieri sera il giornale svizzero Bilanz ha scritto che Kraft Heinz sta organizzando un’offerta. Dietro Kraft Heinz, terzo gruppo alimentare del Nord America, c’è il fondo Berkshire di Warren Buffett ed il finanziere brasiliano Jorge Paulo Lemann: i due soci sono stati i fautori dell’aggregazione tra Kraft ed Heinz nel 2013.

PETROLIO, IL KUWAIT TAGLIA LE CONSEGNE

I tagli superiori al previsto nelle consegne decisi dal Kuwait hanno innescato la ripresa dei prezzi del petrolio: Brent a 54,22 dollari (+0,37%) ,Wti a 51,14 dollari (+0,47%). Eni avanza a Milano dello 0,6%. Macquarie ha aumentato il target price da 16 a 16,5 euro, confermando il rating outperform. Vicino alla parità invece Saipem (+0,06%) dopo il downgrade di Citigroup a neutral da buy.

Spumeggiante Piazza Affari, ancora al vertice tra le Borse Ue sotto la spinta dei titoli bancari. I futures segnalano stamane una partenza piatta in Europa. Il presidente della Bce partecipa stamane al Consiglio d’Europa. L’indice Ftse Mib ha chiuso ieri la seduta con un rialzo del 2,09% a 18.994 punti, tornando ai livelli dello scorso gennaio. A livello europeo il benchmark FTSEurofirst 300 è salito dell’1,02%. Parigi e Francoforte sono in linea con l’indice europeo, Madrid segna +1,43%.

A ridosso della chiusura, i Btp hanno ridotto il calo visto durante la seduta, mantenendo tuttavia un differenziale col Bund poco variato. Se a spingere al ribasso i prezzi aveva contribuito il movimento dei Treasuries usa dopo il pronunciamento della Fed, ieri le parole della BoE hanno sostenuto il Gilt. Lo spread si aggira su 148 bp, il Btp decennale tratta a 1,851%.

BANCHE IN GRANDE SPOLVERO, MPS CI PROVA

A piazza Affari entra in scena stamane l’aumento di capitale da 5 miliardi di Montepaschi (+3%). La banca ha ricevuto dalla Consob il via libera alla riapertura dell’offerta su circa 4,5 miliardi di bond subordinati da convertire in azioni. L’obiettivo è portare a termine l’operazione entro fine anno per evitare che debba intervenire lo Stato. 

Il piano prevede che venga offerta anche ai titolari dei bond retail la conversione in azioni e contestualmente venga lanciato un collocamento di azioni destinato al pubblico in Italia per il 35%, di cui un 30% in prelazione agli azionisti esistenti, e il 65% ad istituzionali italiani ed esteri. Il prezzo massimo dell’aumento è stato confermato in 24,9 euro mentre il prezzo minimo tecnico è fissato in 1 euro (le azioni sono state recentemente raggruppate in un rapporto di 100 a 1).

In un secondo momento quando si capirà quante adesioni alla conversione ci saranno (dovrebbero essere oltre 3 miliardi tra retail e istituzionali), scenderanno in campo le banche d’affari per cercare il supporto di anchor investor e del mercato.

Il Tesoro ha intanto approntato il paracadute pubblico. Si tratta di un fondo da 15 miliardi che potranno essere usati per supportare gli aumenti di capitale delle banche più fragili. A questi, si aggiungono le garanzie per 80 miliardi che supportano eventuali crisi di liquidità e quindi la raccolta di capitali sul mercato. L’idea del Tesoro è di aprire il paracadute il prossimo giovedì, a meno che non riesca l’impresa di risolvere la questione del Monte dei Paschi direttamente sul mercato.

In forte ripresa il settore bancario, non solo in Italia. Unicredit ha effettuato un balzo del 6,3%, Intesa +3,3%. Il rialzo più spettacolare è stato quello di Banco Popolare (+9,5%). Mediobanca +3,3%, Ubi +5,8%, Carige +4,6%. In Europa l’indice complessivo delle Borse Stoxx600 è salito dello 0,9%, guidato dal settore Banche (+2,6%). BnpParibas è salita del 5,6%, Deutsche Bank +5,4%, Bbva +2,7%. 

ALLIANZ TRATTA L’ACQUISTO DI GENERALI FRANCE

Sugli scudi anche Generali (+2,53%). La compagnia potrebbe vendere Generali France ad Allianz, scrive Bloomberg. L’agenzia giornalistica ha riportato che le trattative sono nella fase preliminare, con la compagnia tedesca ancora perché l’eventuale acquisizione potrebbe trovare importanti ostacoli regolatori. La divisione francese di Generali vale circa 11 miliardi di euro di premi: se Allianz dovesse riuscire a comprarsela guadagnerebbe importanti quote in un mercato assicurativo dominato dalla numero uno Axa.

L’AGCOM FRENA IL PRESSING DI BOLLORÉ. RUMORS SU TELECOM

In ribasso Mediaset (-1,55%) dopo l’impressionante rally provocato dagli acquisti di monsieur Bollò. Sono scattate le prese di beneficio della speculazione. La novità è rappresentata dalla discesa in campo dell’Agcom che ha ventilato lo stop avanzata di Vivendi. Una nota dell’Authority che regola il mercato delle comunicazioni recita: “Dopo una preliminare analisi su dati 2015, Telecom risulta il principale operatore nel mercato delle comunicazioni elettroniche, con il 44,7% del mercato prevalente delle tlc, mentre Mediaset raggiunge nel 2015 una quota del 13,3% del Sic”. “Questi dati evidenziano che operazioni volte a concentrare il controllo delle due società potrebbero essere vietate”.

Intanto avanza titolo Telecom (+3,66% a 0,7925 euro) che resta tra le Top 30 Global Ideas per il 2017 di RBC, in scia alle indiscrezioni di un possibile ingresso di Fininvest nel capitale.

LE VENDITE EUROPEE FANNO VOLARE FIAT CHRYSLER

Giornata molto brillante per Fiat Chrysler (+4%) che ha annunciato buoni dati di vendita in Europa a novembre. Kepler Cheuvreux che ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo da 6,5 a 9 euro, confermando la raccomandazione hold. Cnh Industrial+ 2,4%, Exor+2,4%.

Leonardo guadagna l’1,9%. Telespazio, controllata di Leonardo, si è aggiudicata la gestione del sistema di satelliti europei Galileo, del valore fino a 1,5 miliardi di euro, attraverso la joint venture Spaceopal.

Recordati sale del 3,36. Jefferies ha rafforzato la raccomandazione Buy, alzando il target price a 32,75 euro da 32 euro precedente.

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