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Mps, Maione rilancia: banca pronta per giocare un ruolo da pivot nel risiko bancario

Nicola Maione, presidente di Rocca Salibeni, accelera: l’istituto è in ottima salute ed è pronto ad essere protagonista del terzo polo dopo Intesa Sanpaolo e Unicredit

Mps, Maione rilancia: banca pronta per giocare un ruolo da pivot nel risiko bancario

Banca Monte dei Paschi di Siena è definitivamente “fuori dal guado” e ora può muoversi in maniera “proattiva” ed essere “il pivot” che può creare “il terzo polo bancario” dietro Intesa Sanpaolo e UniCredit.
Lo ha detto Nicola Maione, già presidente Enav, da aprile 2023 è presidente del consiglio di amministrazione di Mps, dove è entrato da consigliere nel corso del 2017, in un’intervista al Sole 24Ore di oggi.
E proprio la possibilità che Mps possa tornare come protagonista del risiko bancario sta spingendo al rialzo i titoli della banca senese a Piazza Affari. Le azioni di Banca Mps salgono del’1,55% a 2,294 euro, con un massimo toccato a 2,311 euro, a fronte di un Ftse Mib che guadagna lo 0,31%.
Intanto Intesa Sanpaolo guadagna lo 0,25%, UniCredit l’1,19%, Banco Bpm il 2,37% e Bper lo 0,99%, banche che in più occasioni sono state indicate come possibili altre protagoniste del consolidamento del settore in Italia.

Maione: Mps ha un’ottima solidità patrimoniale. Pronta per M&A

I messaggi lanciati da Maione, avvocato, candidato alla presidenza dal Tesoro, che è azionista di riferimento della banca con il 64%, ma votato pressochè all’unanimità dall’assemblea dei soci, sono sostanzialmente in linea con le recenti dichiarazioni dell’amministratore delegato Luigi Lovaglio, specialmente per quanto riguarda l’aspetto M&A. In particolare Maione dice che “Mps oggi è una banca con un’ottima solidità patrimoniale e in fase di rilancio sotto il profilo di ricavi e utili. Un’eventuale aggregazione non sarebbe quindi legata a motivi di solidita”.
E aggiunge: “oggi Mps non ha più la necessità di aggregarsi per motivi di solidità, ma ci sono invece tutte le condizioni per proseguire a far emergere il reale valore e a guardare in prospettiva”. L’auspicio di Maiore è che “Mps possa essere protagonista in un’aggregazione con altre banche. Il Mef ha già dichiarato in diverse occasioni che vuole un’uscita ordinata dal capitale”.

Rocca Salimbeni può essere il pivot per un terzo polo

Rocca Salimbeni, “nei tempi opportuni, può essere il pivot per creare un terzo polo dietro alle due principali banche italiane, ed essere un’opportunità per creare valore per tutto il sistema economico del Paese” dice ancora Maiore. Il futuro di Mps, sottolina il giurista che oggi è anche vicepresidente Abi, può passare da un “consolidamento” del settore. E oggi vi è la fase “favorevole e propizia” per ragionarvi sopra. Gli analisti di Equita, segnalano nell’intervista il fatto che è stata “confermata la presenza di un obbligo normativo che impone l’uscita dello Stato dall’azionariato della banca, senza tuttavia indicarne una data” aggiungendo che “secondo i rumor, gli accordi stabiliti tra Mef e Ue prevedrebbero l’uscita dello Stato entro il 2024”.

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