Condividi

Minucci: “In Telecom Italia sarò un presidente di garanzia”

INTERVISTA AD ALDO MINUCCI – “La nomina alla presidenza di Telecom Italia è stata una sorpresa anche per me” – “Sarò presidente per tre mesi con un ruolo di garanzia per tutti” – “Il mio incarico principale è e resta però quello di presidente dell’Ania fino alla fine del 2014 specie in un momento di grande fibrillazione e delusione come questo”.

Minucci: “In Telecom Italia sarò un presidente di garanzia”

“Francamente non m’aspettavo nemmeno io la nomina a presidente di Telecom Italia ma è una scelta che non va enfatizzata: è solo la naturale prosecuzione del lavoro che stavo già facendo come vicario dopo le dimissioni di Franco Bernabè”. Il tradizionale understatement di Aldo Minucci, una vita nelle Generali, presidente di Ania e da pochi minuti presidente anche di Telecom Italia non si scalfisce mai, come testimonia questa conversazione con FIRSTonline. 

FIRSTonline – Dottor Minucci, ma se la sua nomina al vertice di Telecom è stata una sorpresa anche per lei, come è maturata?

MINUCCI – Come ho detto, non me l’aspettavo e nel corso del consiglio d’amministrazione ho sostenuto che c’erano molte personalità importanti all’interno del board che potevano salire alla presidenza ma, per amore della società in un momento così complicato, ho anche detto che, se si fosse ravvisata la necessità di non alterare gli equilibri interni, sarei stato disposto a continuare per qualche mese e cioè fino all’assemblea di bilancio a fare la mia parte”.

FIRSTonline – Lei sarà dunque il presidente di Telecom Italia fino all’assemblea di bilancio e di rinnovo cariche di aprile?

MINUCCI – Esattamente.

FIRSTonline – E dopo?

MINUCCI – Dopo l’assemblea è del tutto improbabile che resti io perchè, insieme alla snellimento del cda, c’è la necessità di dare più spazio a personalità indipendenti che non siano espressione dei grandi soci.

FIRSTonline – In questi tre mesi quale sarà il suo ruolo di presidente di Telecom Italia?

MINUCCI – Sarò un presidente di garanzia di tutti gli azionisti, con un occhio alla governance e alla necessità di guidare in modo imparziale sia le due o tre riunioni del consiglio d’amministrazione che si terranno che la futura assemblea generale in un momento per tante ragioni complesso.

FIRSTonline – Il suo nuovo incarico ai vertici di Telecom Italia avrà ripercussioni sulla presidenza dell’Ania?

MINUCCI – Assolutamente no. La presidenza dell’Ania è e resta il mio principale incarico, almeno fino alla fine del 2014 quando scadrà il mio mandato triennale. Un incarico che richiede un grande impegno perchè anche il mondo delle assicurazioni vive un momento di forte fibrillazione e di delusione per i miglioramentri delle regole del gioco che sembravano, soprattutto nel caso dell’Rc auto, a portata di mano e che stanno sfumando.

FIRSTonline – Colpa della politica?

MINUCCI – Non solo. Purtroppo il coalizzarsi di interessi costituiti non ha permesso finora di abbassare i costi dell’Rc auto e di superare l’anomalia italiana malgrado la nostra disponibilità a ridurre i prezzi se si fossero adottate misure più incisive contro le frodi e si fossero approntate le tabelle sulle lesioni gravi. Gli assicuratori sono disposti a fare la loro parte ma a condizione che si individuino esattamente le ragioni dell’eccesso dei costi e si fissino obiettivi corretti che tengano conto di tutte le esigenze in campo, sia di quelle dei consumatori che di quelle delle imprese.

Commenta