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Microchip: Tsmc di Taiwan sceglie la Germania per il suo primo stabilimento in Europa. Nasce la Joint Venture Esmc

Il colosso taiwanese di microchip punta sulla Germania per la sua prima fabbrica europea. Nasce Esmc, joint-venture con Bosch, Infineon e NXP Semiconductors. Previsti oltre 10 miliardi di investimento e 2.000 posti di lavoro altamente specializzati. Dopo Intel nuovo successo per il governo tedesco che punta così a ridurre la dipendenza dalla Cina

Microchip: Tsmc di Taiwan sceglie la Germania per il suo primo stabilimento in Europa. Nasce la Joint Venture Esmc

Tsmc (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company), colosso dei semiconduttori taiwanese, punta all’Europa e sceglie la Germania per costruire la sua nuova fabbrica. L’azienda ha, infatti, annunciato un’investimento da 3,5 miliardi di euro per la costruzione del suo primo stabilimento europeo presso la città di Dredsa.

Tsmc prevede una partnership con Bosch, Infineon e NXP Semiconductors in European Semiconductor Manufacturing Company (ESMC) per fornire, così, servizi avanzati di produzione di semiconduttori. Previsto un forte sostegno da parte del governo di Berlino e dell’Unione Europea. Il progetto è pianificato nell’ambito dell’European Chips Act.

Esmc: oltre 10 miliardi di investimento e 2.000 posti di lavoro

La nuova joint venture sarà posseduta al 70% da Tsmc. Bosch, Infineon e NXP deterranno ciascuna una quota del 10%, soggetta ad approvazioni normative e altre condizioni. Gli investimenti totali dovrebbero superare i 10 miliardi di euro costituiti da apporto di capitale, debito e forte sostegno da parte dell’Unione Europea e del governo tedesco. Lo Stato tedesco dovrebbe investire circa cinque miliardi di euro in sussidi, attraverso il fondo federale per il clima e la trasformazione. Il fab sarà gestito da TSMC.

Il nuovo stabilimento creerà circa 2.000 posti di lavoro altamente specializzati nel campo della tecnologia. Esmc ha l’obiettivo di avviare la costruzione della fabbrica nella seconda metà del 2024 e prevede di iniziare la produzione entro la fine del 2027.

Tsmc considera la nuova società un passo significativo verso la costruzione di una fabbrica da 300 millimetri per soddisfare le crescenti esigenze di capacità dei settori automobilistico e industriale. La decisione finale di investimento dipenderà dalla conferma del finanziamento pubblico per il progetto.

“Questo investimento a Dresda dimostra l’impegno di TSMC nel servire le capacità strategiche e le esigenze tecnologiche dei nostri clienti, e siamo entusiasti di questa opportunità di approfondire la nostra partnership di lunga data con Bosch, Infineon e NXP. L’Europa è un luogo molto promettente per l’innovazione dei semiconduttori, in particolare nei settori automobilistico e industriale, e non vediamo l’ora di dare vita a tali innovazioni sulla nostra tecnologia avanzata del silicio con il talento in Europa” ha dichiarato CC Wei, amministratore delegato di TSMC.

Le Germania diventa il centro europeo dei chip

Il primo stabilimento europeo di Tsmc rappresenta l’ennesimo successo per Berlino nel settore dopo aver conquistato a giugno la nuova fabbrica Intel in Europa.

Il governo tedesco fornirà un contributo di 10 miliardi di euro per la creazione dello stabilimento Intel nei pressi della città di Magdeburgo, rappresentando il più grande investimento diretto estero nella storia moderna del Paese.

La Germania prevede di investire circa 20 miliardi di euro nell’industria dei semiconduttori nei prossimi anni. L’obiettivo è ridurre la dipendenza dalla produzione asiatica e costruire capacità nazionali, fornendo sussidi tramite l’Eu Chips Act.

Nuova fabbrica Tsmc anche negli Stati Uniti

La compagnia taiwanese aveva già annunciato un investimento di 40 miliardi di dollari per la costruzione di un nuovo impianto in Arizona. Tuttavia, Tsmc ha dichiarato di aver posticipato l’inizio della produzione dal 2024 al 2025 a causa della mancanza di manodopera qualificata. Per affrontare la carenza di personale qualificato, l’azienda invierà tecnici qualificati da Taiwan per formare i lavoratori locali e accelerare i tempi di avvio della produzione.

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