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Mezzi pubblici gratis per tutti: dopo l’Estonia ci prova la Francia

Dal 1° settembre Dunkerque, città della Francia da 100mila abitanti, ha lanciato i bus gratuiti per tutti, 7 giorni su 7, dopo una fase sperimentale solo nei weekend – Il costo è di 4,5 milioni l’anno: “Ma la comunità ne guadagna in potere d’acquisto” – Il caso di Tallinn e dell’Estonia, dove però i turisti continuano a pagare. E l’operazione si autofinanzia, con un surplus.

Mezzi pubblici gratis per tutti: dopo l’Estonia ci prova la Francia

Mezzi di trasporto pubblici gratuiti, sempre e per tutti: un dibattito aperto da anni. Da un lato l’indubbia utilità per decongestionare le città dal traffico, dall’altro i costi  esorbitanti e la difficile copertura economica del servizio, a carico delle collettività. Mentre in Italia, a Milano, si aumenta a 2 euro il prezzo del biglietto su bus e metro a partire dal 2019, in Europa esistono già alcuni esperimenti che aprono a tutti l’utilizzo gratuito del trasporto pubblico locale. Il caso più rilevante è quello della piccola Estonia: sperimentata (previo referendum) nella capitale Tallinn dal 2013, da quest’anno la formula è stata estesa a tutto il Paese. La gratuità in realtà non è proprio per tutti: i turisti continuano a pagare, col prezzo del biglietto che è salito a 2 euro, per utilizzare le 70 linee di autobus, le 5 di filobus e le 4 tram di Tallinn. Al mezzo milione di cittadini residenti della capitale basta invece acquistare una tantum una green card al costo di 2 euro e assicurarsi di portare con sé un documento d’identità. I costi? Coperti, anzi di più, grazie a un “trucco”: per usare i mezzi gratuitamente bisogna registrarsi come residenti a Tallinn.

Un dettaglio non da poco visto che il centro studi Eltis, che si occupa di urbanistica e trasporti, ha stimato che dall’aprile del 2012 al gennaio del 2014 le persone registrate come residenti a Tallinn sono aumentate di 14mila, una cifra tre volte superiore alle registrazioni effettuate nel 2012: la prospettiva dei mezzi gratuiti ha dunque convinto molte persone a trasferire la loro residenze e questo – attraverso le maggiori tasse raccolte – ha di fatto finanziato l’estensione delle linee e le tariffe gratuite per tutti gli abitanti. “Non soltanto abbiamo coperto i costi, ma ci abbiamo guadagnato – ha commentato Allan Alaküla, portavoce del Comune -. Abbiamo portato nelle casse del Comune il doppio di quanto abbiamo speso da quanto è stato introdotto il trasporto pubblico. Questo perché molte più persone sono spinte a registrarsi come residenti per usufruire dei mezzi pubblici”.

Mentre l’Estonia prova ad estendere il suo modello a tutto il Paese, sulle sue orme sta arrivando la Francia. Dei piccoli casi di gratuità (spesso per lo più parziale) dei mezzi pubblici si trovano in diversi Paesi europei, soprattutto Polonia, Svezia, Repubblica Ceca, ma il primo caso, precedente addirittura a quello di Tallinn anche se più piccolo per dimensioni, è quello di Aubagne, un comune di 47mila abitanti del sud della Francia il cui sistema di trasporti pubblici serve un’area di circa 100mila persone. Il sistema di bus e tram è stato reso gratuito nel 2009, aumentando una tassa sui trasporti imposta alle aziende locali. I risultati, contenuti in un libro pubblicato da un consigliere comunale del posto e sintetizzati in una recensione del libro apparsa su MetroPolitics, sono stati di “un aumento del 142% dei passeggeri fra il 2009 e il 2012, la riduzione del 10% delle auto nello stesso periodo e un tasso di soddisfazione dell’utenza del 99%”.

Ora ci prova anche Dunkerque, città da 100mila abitanti al confine col Belgio, famosa per la battaglia nella seconda guerra mondiale e il cui caso potrebbe fare da apripista nientemeno che alla capitale Parigi. Pochi giorni fa infatti il sindaco della Ville Lumiere, la socialista Anne Hidalgo, ha fatto visita a Dunkerque per carpirne le modalità e vedere come può funzionare l’esperimento in una città infinitamente più piccola di Parigi ma comunque di dimensioni rilevanti. La rivoluzione nella città francese è avvenuta in due tappe: nel 2015 è stata disposta la gratuità dei mezzi pubblici nel fine settimana, mentre dal 1° settembre di quest’anno vale sette giorni su sette e 24 ore su 24. Risultato: in una città dove nel 2015 il 66% degli spostamenti avveniva in auto e solo il 5% tramite trasporto pubblico, l’utilizzo di quest’ultimo è oggi quasi triplicato nei weekend e cresciuto del 50% nei giorni della settimana. E i bus sono 100% ecologici.

Un trionfo, che però costa 4,5 milioni di euro l’anno alla collettività. “Ne vale la pena – ha dichiarato il sindaco di Dunkerque Patrice Vergriete, in scadenza di mandato -. Quei 4,5 milioni sono 4,5 milioni di potere d’acquisto che rimettiamo nelle mani delle famiglie, degli anziani, degli studenti”. “La mobilità è un diritto fondamentale per i cittadini. Il trasporto pubblico gratuito per tutti è una leva di libertà, uguaglianza e fraternità”, ha detto la sindaca di Parigi.

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