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Meloni incontra Zelensky a Kiev: “L’Italia è con l’Ucraina e non tentennerà”. Sulle armi: “Per ora no invio jet”

Giorgia Meloni ribadisce il pieno sostegno all’Ucraina ma “per ora non c’è sul tavolo l’invio di aerei” – Zelensky bacchetta Berlusconi: “Non gli hanno mai bombardato casa” – Intanto Biden in Polonia avverte: “Putin ha fame di territori e di poteri”

Meloni incontra Zelensky a Kiev: “L’Italia è con l’Ucraina e non tentennerà”. Sulle armi: “Per ora no invio jet”

“L’Italia è con Kiev e non tentenneremo. Gli interessi ucraini coincidono con quelli dell’Europa”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante la conferenza stampa congiunta con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Arrivata a Kiev per la sua prima visita in Ucraina, a pochi giorni dall’anniversario dell’invasione russa, Giorgia Meloni ha ribadito il pieno e convinto sostegno dell’Italia “alla battaglia per la libertà che sta portando avanti con il suo popolo”, ma anche nella sua ricostruzione. “L’Italia darà ogni possibile assistenza perché si creino le condizioni di un negoziato, ma fino ad allora darà ogni genere di supporto militare, finanziario, civile. Chi sostiene anche militarmente l’Ucraina è chi lavora per la pace”. Ha detto la premier italiana aggiungendo che l’Italia “intende giocare un ruolo da protagonista nella ricostruzione di questo Paese. Stiamo lavorando a una conferenza sulla ricostruzione da tenersi in aprile. Serve un cambio di passo, bisogna lavorare da subito”.

“È passato quasi un anno dal giorno che ha riportato le lancette della storia indietro di qualche decennio, l’invasione sarebbe dovuta durare qualche giorno ma non è andata così perché è stata sottovalutata l’eroica reazione di una nazione disposta a tutto per difendere la sua libertà, identità e sovranità”. E ancora: “Qualcuno diceva che era facile piegare l’Ucraina perché non era una nazione. Ma con la vostra capacità di combattere avete dimostrato di essere una straordinaria nazione” ha scandito la presidente del Consiglio.

Meloni incontra Zelensky in un lunga giornata di diplomazia

Con il suo discorso Giorgia Meloni vuole spazzare via qualsiasi dubbio sulla tenuta della posizione italiana. L’appoggio “incondizionato” all’Ucraina non è mai stato in discussione ma le ultime uscite di Silvio Berlusconi contro Zelensky e filo-russe non hanno certo aiutato la premier in questa trasferta, la prima nella capitale del Paese martoriato dalla guerra di Putin, che arriva però in un momento delicatissimo per le sorti del conflitto. Con il presidente russo che ha tenuto il discorso presidenziale sullo stato della Federazione tornando ad accusare l’Occidente e alzando ulteriormente la tensione sul nucleare. Il presidente americano Joe Biden, ieri in visita a Kiev, che in Polonia ha ribadito il pieno supporto all’Ucraina che “resta orgogliosa e libera” e l’attacco a Putin: “È lui che ha scelto la guerra”.

Novità sono attese anche dalla Cina, con Xi Jinping pronto a presentare il suo piano di pace da sottoporre alle due fazioni. Non a caso, proprio oggi il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, è a Mosca per mostrare il piano all’esecutivo russo. Una mossa che potrebbe definitivamente consegnargli il titolo di mediatore nel conflitto ucraino, ma osteggiata dal suo grande rivale internazionale, gli Usa, che nelle ultime settimane ha alzato il livello della tensione con il Dragone, nel campo dello spionaggio, a Taiwan e nell’area dell’Indo-Pacifico. Intanto però la guerra continua inesorabile, mentre si attende la prima mossa di Mosca in quella che si ritiene possa diventare la nuova grande offensiva.

Meloni elogia la forza ucraina, stoccata di Zelensky a Berlusconi

“Al cospetto del mondo l’Ucraina ha già vinto la sua battaglia per affermare la sua identità”. Ha continuato Meloni nel corso della conferenza stampa congiunta, garantendo che, “al di là di alcune dichiarazioni la maggioranza resta compatta. Per me valgono i fatti e qualsiasi cosa il Parlamento è stato chiamato a votare a sostegno dell’Ucraina i partiti che fanno parte della maggioranza l’hanno votata – ha precisato la premier -. C’è un programma chiaramente schierato, è sempre stato rispettato da tutti e confido che sarà ancora così”.

Anche il presidente ucraino ha citato il leader di Forza Italia: “Diversi leader hanno diritto di pensiero, il vero problema è l’approccio della società italiana che a quel leader ha dato un mandato. Io credo che la casa di Berlusconi non sia mai stata bombardata, mai siano arrivati con i carri armati nel suo giardino, nessuno ha ammazzato i suoi parenti, non ha mai dovuto fare la valigia alle 3 di notte per scappare e tutto questo grazie all’amore fraterno della Russia. Io – ha continuato – auguro pace a tutte le famiglie italiane, anche a chi non ci sostiene, ma la nostra è una grande tragedia che va capita. Voglio che vengano qui a vedere con i propri occhi la scia di sangue che hanno lasciato”.

Meloni incontra Zelensky: “Per ora no invio jet”

Sulla partita delle armi da destinare a Kiev, Giorgia Meloni spiega che “tutte le armi che forniamo sono armi difensive”. “Quando c’è un aggredito, tutte le armi sono difensive. Noi, come era stato richiesto, ci siamo concentrati soprattutto sul tema di difesa antiaerea, i Samp-T, Spada, Skyguard. Abbiamo lavorato molto insieme alla Francia per mettere insieme le nostre tecnologie”. Meloni ha poi aggiunto che per ora non è previsto l’invio di aerei da combattimento, “è una decisione da prendere con i partner internazionali”.

Meloni a Putin “Il tempo del Covid era un altro tempo”

Meloni ha liquidato così il discorso di Putin alla nazione: “Quello che abbiamo sentito è stata una propaganda che già conosciamo, i fatti sono diversi. Non so se quello di Putin era un avvertimento ma il tempo del Covid era un altro mondo. Il mondo è cambiato dopo il 24 febbraio e non è una scelta che abbiamo fatto noi”. Ha sottolineato la premier italiana in risposta al Capo del Cremlino che aveva “citato” l’Italia nel suo discorso alla Duma.

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