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Manovra, via libera con riserva da Bruxelles: “Non pienamente in linea”. Bocciata la Francia

Insieme ad altri 11 Paesi, tra cui Germania e Olanda, l’Italia risulta “non pienamente in linea” con le raccomandazioni Ue e deve essere pronta “a introdurre le misure necessarie”

Manovra, via libera con riserva da Bruxelles: “Non pienamente in linea”. Bocciata la Francia

La Commissione europea ha espresso il suo giudizio sulla manovra italiana. Secondo Bruxelles, la legge di bilancio “non è pienamente in linea” con le raccomandazioni del Consiglio e dunque il Governo italiano deve “essere pronto a introdurre le misure necessarie” per rimettere in carreggiata le finanze pubbliche. Il nostro Paese rimane dunque sotto osservazione e la prossima primavera potrebbe essere aperta una procedura d’infrazione per deficit eccessivo. 

Un giudizio simile a quello dell’Italia è stato riservato ad altri 11 Paesi, tra cui Germania e Olanda, che solitamente sono “le prime della classe”. Sulla Francia invece il giudizio è molto più severo: la Finanziaria francese è ritenuta “non in linea” con le raccomandazioni della Commissioni. Complessivamente sono 4 i Paesi giudicati “non in linea”. 

Manovra: i rilievi della Commissione Ue

Le raccomandazioni Ue all’Italia per il 2023 e il 2024 chiedevano di limitare la crescita della spesa all’1,3%, e secondo le ultime previsioni Ue l’anno prossimo sarà lo 0,9%, afferma la Commissione Ue nel parere sul documento programmatico dell’Italia. Con il superbonus però nel 2023 è stata superiore alle attese e tenendo conto dello “scenario di base” nella conformità della manovra “il conseguente tasso di crescita nel 2024 sarebbe superiore al tasso di crescita raccomandato, dello 0,6% del Pil”. “La spesa primaria netta finanziata a livello nazionale – si legge – è valutata come non completamente in linea con la raccomandazione”.  

La Commissione Ue ritiene inoltre “che l’Italia abbia compiuto progressi limitati per quanto riguarda gli elementi strutturali delle raccomandazioni di bilancio formulate dal Consiglio il 14 luglio 2023 e invita le autorità italiane ad accelerare i progressi”. 

“Nel complesso, i frequenti cambiamenti nella politica fiscale aumentano l’incertezza nell’economia, rendendo il sistema fiscale più complesso e aumentando l’onere sulle imprese e sulle famiglie adempienti”, afferma la Commissione europea, ricordando che le raccomandazioni al Paese sono “di ridurre ulteriormente le imposte sul lavoro e di rendere il sistema fiscale più efficiente”, attuare la legge delega sulla riforma fiscale, preservando la progressività del sistema fiscale e migliorando l’equità, e di “allineare i valori catastali agli attuali valori di mercato. 

Gentiloni: “Non è una bocciatura”

Non si tratta di una bocciatura, si tratta di un invito alla prudenza di bilancio e di un invito a utilizzare al meglio le risorse comuni europee”, ha detto il commissario europeo Paolo Gentiloni in conferenza stampa rispetto al parere Ue sulla manovra dell’Italia. “Noi per definizione abbiamo un rapporto costruttivo col Governo italiano, come con i governi dell’Unione in generale”, ha detto. Nel caso di questa legge di bilancio “la nostra opinione dice che non è pienamente in linea con le raccomandazioni europee”, tradotto “non è una bocciatura”. 

L’anno prossimo “la Commissione intende aprire procedure di deficit eccessivo in base all’esito dei dati di bilancio del 2023”, ha sottolineato il vicepresidente dell’esecutivo comunitario Valdis Dombrovskis ricordando che il limite dei trattati è il tetto del deficit al 3% del Pil. “Guarderemo ai dati di Eurostat che arriveranno credo a marzo. Quelli saranno i dati che considereremo per prendere questa decisione a fine giugno 2024”, ha spiegato il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni.

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