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Lombardia, Piemonte e Calabria verso il lockdown soft

Secondo la tabella degli indici di contagio, le tre regioni sono le prime indiziate ad andare incontro alla chiusura di bar, ristoranti, negozi e attività non essenziali e a dover limitare gli spostamenti – Tra le zone rosse anche la Valle d’Aosta e l’Alto Adige – Coprifuoco in tutta Italia dalle 22 alle 5 e capienza massima del 50% sui mezzi pubblici – Italia divisa in 3 aree – Oggi il nuovo Dpcm

Lombardia, Piemonte e Calabria verso il lockdown soft

Si va verso un lockdown soft e differenziato. L’Italia sarà divisa in tre zone (rossa, arancione e verde) in base alla gravità del quadro epidemiologico e sanitario. Le singole Regioni – ha spiegato martedì alla Camera il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte – potranno uscire da una zona ed entrare in un’altra al modificarsi dei coefficienti: la decisione in merito spetta al ministro della Salute. Ora resta da capire come sarà suddiviso il Paese nella prima fase di applicazione del nuovo provvedimento.

Il testo del Dpcm non è ancora disponibile, ma, sulla base degli indici di contagio, la classificazione più verosimile è la seguente:

  • Zona Rossa: Lombardia, Piemonte, Calabria, Alto Adige e Val d’Aosta.
  • Zona Arancione: Puglia, Liguria e Campania.
  • Zona Verde: il resto del Paese.

I dubbi maggiori riguardano Veneto e Sicilia, in bilico fra zona verde e zona arancione.

Ma cosa cambia a seconda del colore? Ecco quali misure dovrebbero corrispondere a ciascuna zona.

ZONA ROSSA

  • Spostamenti con autocertificazione non solo durante il coprifuoco notturno (che vale in tutte le zone), ma anche di giorno. Si potrà circolare solo per motivi di lavoro, salute, studio o per necessità improrogabili. A spingere per questa misura è il ministro della Salute, Roberto Speranza, mentre Conte non è convinto.
  • Chiusi tutti i negozi, compresi parrucchieri ed estetisti. Bar e ristoranti devono tenere le saracinesche abbassate per tutto il giorno. Rimangono aperti solo i servizi essenziali.
  • Scuola: didattica a distanza dalla seconda media.
  • Industrie aperte per non danneggiare troppo l’economia: è questa la differenza più importante rispetto al lockdown di primavera.

ZONA ARANCIONE

  • Bar e ristoranti chiusi per tutto il giorno. Restano possibili solo le vendite da asporto e le consegne a domicilio.
  • Parrucchieri, barbieri e centri estetici rimarranno aperti.

ZONA VERDE

Le misure previste per la zona verde, com’è ovvio, hanno carattere nazionale: valgono cioè anche nella zona arancione e in quella rossa, a meno di indicazioni più stringenti.

  • Centri commerciali chiusi nel fine settimana.
  • Coprifuoco alle 21 o alle 22: si potrà uscire con autocertificazione e solo per motivi di lavoro, salute, studio o necessità improrogabile.
  • Scuola: didattica a distanza al 100% nelle scuole superiori.
  • Bar e ristoranti continueranno a chiudere alle 18.
  • Musei chiusi come cinema, teatri e sale da concerto.
  • Trasporto pubblico: limite di capienza ridotto al 50% su autobus, metro e treni regionali.

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