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L’estate non sarà in quarantena: vacanze sì, ma come?

“Quest’estate non staremo al balcone e la bellezza dell’Italia non rimarrà in quarantena ma potremo andare al mare, in montagna e a godere delle nostre città”: lo promette il premier Giuseppe Conte in un’intervista al Corriere. Speriamo che tutto ciò diventi realtà

L’estate non sarà in quarantena: vacanze sì, ma come?

“L’estate non sarà in quarantena”, parola di Giuseppe Conte. Il premier in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera ha voluto tranquillizzare cittadini (e soprattutto operatori del turismo): la stagione in qualche modo si farà, ma senza fretta. Ecco perché, intanto, di fronte al rompete le righe di alcune Regioni (spiagge piene in Sicilia, Calabria e Liguria che danno il via libera alle seconde case, Alto Adige, Sardegna e Friuli Venezia Giulia che anticipano molte aperture), il Governo sta impugnando i vari provvedimenti, considerati prematuri e imprudenti. Però siamo a metà maggio, per l’estate vera e propria mancano settimane se non mesi.

“Quest’estate – ha detto Conte – non staremo al balcone e la bellezza dell’Italia non rimarrà in quarantena. Potremo andare al mare, in montagna, godere delle nostre città. E sarebbe bello che gli italiani trascorressero le ferie in Italia, anche se lo faremo in modo diverso, con regole e cautele. Attendiamo l’evoluzione del quadro epidemiologico per fornire indicazioni precise su date e programmazione”. Tuttavia, per poterlo fare in sicurezza, oltre al distanziamento e alle mascherine serviranno strumenti che per ora sono in ritardo: tamponi, app per il tracciamento dei contagi, test sierologici a campione.

“Stiamo lavorando giorno e notte – ha confessato il presidente del Consiglio al Corsera – per rafforzare le attività di monitoraggio, contact tracing e tele-assistenza, in una più ampia strategia integrata che prevede potenziamento degli ospedali, delle terapie intensive e della medicina del territorio. Aspettiamo di vedere il funzionamento dell’app, ma invito a considerare che potremmo essere tra i primi al mondo ad avere sviluppato un sistema pubblico con tutte le garanzie”.

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