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Le Borse frenano, le banche pure. Lo spread ritorna a crescere

All’ottavo giorno, dopo un rush costante, i listini europei concedono una pausa al Toro: perde in particolare Piazza Affari, preda delle prese di profitto – Lo spread ritorna a crescere: si è stabilizzato sopra i 230 pb – E così sono i titoli bancari i più penalizzati a Milano – Attesa per la diffusione, prevista domani, dei verbali dell’ultima riunione Fed

Le Borse frenano, le banche pure. Lo spread ritorna a crescere

LE BORSE FRENANO, LE BANCHE PURE
LAZIO -4% ANCHE IN PIAZZA AFFARI

All’ottavo giorno le Borse europee concedono una pausa al Toro.

Nella tarda mattina a Milano l’indice FtseMib scende dell’1,41% a quota 17.429, Londra arretra dello 0,16%, Parigi -0,59%, Francoforte -0,18%. Madrid -0,84%.

L’attenzione degli investitori è spostata in avanti verso la sera di mercoledì prossimo, quando saranno diffusi i verbali dell’ultima riunione della Fed, quella del 30 e 31 luglio, Da giovedì a sabato l’interesse si sposterà sul meeting dei banchieri centrali di Jackson Hole pur disertato dal numero uno della Fed.

Sul mercato dei titoli di Stato il Btp è scambiato a un rendimento del 4,22%, in rialzo dal 4,18% di venerdì sera, e lo spread con il Bund si riallarga a quota 234 (da 230).

Il rendimento del Bund è all’1,88% (stamattina aveva superato 1,90%) e la quotazione del future è 140,1, dopo i primi scambi sotto quota 140 (non accadeva da ottobre 2012).

A Londra sono in calo i titoli delle materie prime: Glencore cede il 2,06%, Fresnillo l’1,71%, Kazakhmys il 2,33% e Rio Tinto l’1,16%. Sale invece del 2,47% Shire sulla speculazione innescata da nuove indiscrezioni di stampa su possibili offerte di acquisto in arrivo.

Fra le azioni italiane, il calo maggiore è delle banche: Unicredit scende del 3,39%, Intesa -2,69%, Pop.Milano -2,71%, Ubi -3,26%, Banco Popolare -3,59%, Mediobanca -2,03%.

Fa eccezione MontePaschi che corre in rialzo del 3,19%. In sei sedute consecutive al rialzo (il 9,3% del capitale passato di mano) l’incremento è superiore al 20%.

Pesano le dichiarazioni del sindaco di Siena, Bruno Valentini, che ha ribadito l’interesse per la banca da parte di operatori stranieri, e del presidente, Alessandro Profumo, fiducioso di riuscire a restituire il prestito di Stato (Monti bond), e dalle attese di una discesa sotto il 10% della quota detenuta dalla Fondazione.

Fra i petroliferi, perde notevolmente quota Tenaris -2,20% che ha annunciato la costruzione di una nuova centrale in Messico. L’investimento previsto si aggira attorno a un miliardo di dollari e sarà in parte finanziato a debito. L’impianto, che sarà realizzato tramite una società veicolo chiamata Techgen, di cui Tecpetrol avrà il 30%, Tenaris il 22% e Ternium il 48%, avrà una capacità fino a 900 Megawatt.

Banca Akros conferma reduce sul titolo Eni che perde lo 0,86%, Saipem scende dello 0,94%.

Rimbalzano i titoli del lusso: Ferragamo +0,44%, Tod’s +0,21%, Luxottica +0,19%.

Positive anche Autogrill +0,33% e Parmalat +1,22%.

In rosso Telecom Italia -1,82% e Fiat -1,47%. In rosso Fondiaria Sai -2,46%, Gli asset immobiliari sequestrati dalla magistratura per un controvalore di 251 milioni di euro potrebbero essere adeguati alle più recenti perizie che vi assegnerebbero un valore inferiore, pari a circa 110 milioni di euro. Se la notizia fosse confermata, osservano gli analisti di Intermonte, potrebbe portare ulteriori sequestri cautelativi e naturalmente sarebbe negativa per gli asset della compagnia ora controllata da Unipol -1,91%.

Tra i titoli minori si mettono in evidenza Cell Therapeutics +14,11%, Neurosoft +12,44% e Seat Pagine Gialle +5,9%.

Tra le peggiori in apertura c’e’ anche la Ss Lazio, in calo del 4,35% dopo la sconfitta per 4 a 0 nella Supercoppa italiana. Impercettibile, al contrario, il progresso del titolo Juventus +0,006%.

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