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Lauda addio, scompare uno dei più grandi piloti di F1 di sempre

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Lauda addio, scompare uno dei più grandi piloti di F1 di sempre

Il mondo dello sport dice addio a Niki Lauda, uno dei piloti più iconici della storia della Formula 1. Tra i più vincenti al volante della Ferrari, da alcuni anni era presenza fissa al box della Mercedes.

La sua ascesa da pilota, raccontata nel film di Ron Howard “Rush”, inizia nei campionati minori, per poi debuttare in Formula 1 nel Gran Premio di casa, in Austria, nel 1971 con la scuderia britannica March.

Dopo pochi anni viene notato da Enzo Ferrari, che decide di schierarlo, nonostante alcune perplessità dell’ambiente, nella stagione del 1974, in coppia con Clay Regazzoni.

Lauda vince subito, nei primi Gran Premi di Spagna e Olanda. Sono le prime vittorie delle 25 con cui a fine 1985 concluderà la sua carriera da pilota. In mezzo ci sono due titoli mondiali con la Ferrari (1975 e 1977) e quello conquistato con solo mezzo punto di vantaggio nel 1984, al volante della McLaren.

L’austriaco aveva conoscenze meccaniche superiori a quelle di qualsiasi altro pilota ed era soprannominato “pilota computer” per la sua capacità di memorizzare ogni dettaglio delle auto come dei circuiti.

Il primo agosto 1976, sulla pista bagnata del Nürburgring, Lauda venne tradito da una placca di umido. Perse il controllo della sua Ferrari, fu colpito da altre monoposto e rimase intrappolato nell’auto, che andava a fuoco.

Il suo fisico rimase segnato per sempre – dalle ustioni e dai danni ai polmoni, che respirarono fumo e aria arroventata per diversi minuti – ma Lauda fu capace di recuperare in tempi record per tornare in Formula 1 e aggiungere al suo palmarès altri due titoli mondiali.

Questo il saluto della Ferrari su Twitter.  

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