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La Uefa sospende Tavecchio per le frasi razziste: stop di sei mesi

Decisione presa dopo la frase sul fantomatico “Opti Pobà” proferita il 25 luglio – Il numero uno della Legacalcio non potrà rappresentare l’Italia al prossimo congresso Uefa né rendersi eleggibile per posizioni dirigenziali – Altro duro colpo per l’immagine del nostro calcio.

La Uefa sospende Tavecchio per le frasi razziste: stop di sei mesi

L’Italia perdona, l’Europa no. Il presidente federale Carlo Tavecchio paga le clamorose frasi dello scorso 25 luglio, quando, davanti alla Lega nazionale dilettanti, parlò del fantomatico “Opti Pobà”, che prima “mangiava le banane” e ora “gioca nella Lazio”, mentre all’estero, come fosse un cane, deve dimostrare di avere il pedigree. Per le sue parole il Presidente federale è stato sospeso per 6 mesi dalla Uefa. 

L’accusa è di razzismo. Quello stesso razzismo che in Italia non ha impedito a Tavecchio (nonostante il suo pedigree non fosse propriamente lindo), di essere eletto da un’ampia maggioranza come presidente della Figc, il più alto dirigente del calcio italiano.

Il razzismo, però, gli impedirà di rappresentare l’Italia al prossimo congresso Uefa o di essere eleggibile per qualsiasi posizione dirigenziale Uefa per i prossimi 6 mesi.

Non una bella figura, a voler essere gentili. E lui? Per il momento si è limitato ad accettare la sentenza senza commentarla e senza presentare ricorso. Per il calcio italiano, invece, è l’ennesima dimostrazione che il peggio è un pozzo senza fondo. Da qua, non se ne vede la fine.
 

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