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La rivalutazione dello Yuan è in corso ed è più veloce di quanto sembri. Basta sapere dove cercarla

La Cina è stata a lungo accusata di manipolare la propria valuta. Oggi Washington sembra aver rinunciato a protestare. In parte perché Pechino sta facendo più di un tempo. E in parte perché inflazione e salari stanno il resto.

La rivalutazione dello Yuan è in corso ed è più veloce di quanto sembri. Basta sapere dove cercarla

Questa mattina la moneta cinese ha registrato un nuovo record contro dollaro, a 6,48. E venerdì il Tesoro americano, nel suo periodico rapporto al Congresso, non ha etichettato la Cina come una ‘manipolatrice’ dello yuan: ha preferito evitare lo scontro, conscio del fatto che le prediche ai cinesi incontrano un muro di gomma.

Il Tesoro si è limitato a riconoscere che lo yuan/renmimbi si è apprezzato negli ultimi anni e ha anche, prevedibilmente, aggiunto che il passo della rivalutazione è troppo lento e la Cina dovrebbe fare di più. In effetti, la Cina sta facendo di più, anche se involontariamente.

I prezzi al consumo cinesi ad aprile aumentano del 5,3% sui 12 mesi, contro il 3,1% di quelli americani. L’apprezzamento reale è quindi più forte di quello nominale. Ed è ancora più forte se andiamo a vedere gli andamenti dei salari: qui la differenza fra i tassi di crescita del costo del lavoro in Cina e in Usa (o in Europa) è di circa dieci punti.

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