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La paura di Brexit domina i mercati, volatilità alle stelle

L’indice Vix, che misura la volatilità, è salito ai massimi da quattro mesi – I mercati guardano al referendum in Gran Bretagna e sono in attesa delle indicazioni in arrivo dalla Fed e dalla BoJ – Operazione Microsoft-LindedIn per 26,1 miliardi – A Piazza Affari banche nell’occhio del ciclone – Giù i petroliferi

La paura di Brexit domina i mercati, volatilità alle stelle

Si preannuncia una settimana all’insegna della volatilità per i mercati: l’indice Vix, che misura la volatilità, è salito sopra la media di lungo termine raggiungendo i massimi degli ultimi quattro mesi, ieri i listini asiatici, le Borse europee e Wall Street hanno chiuso in deciso ribasso e sono continuati gli acquisti su obbligazioni sovrane considerate sicure ed oro, che è in salita per il quarto giorno consecutivo a quota 1.283 dollari.

I mercati guardano al referendum della settimana prossima in Gran Bretagna e sono in attesa questa settimana delle indicazioni in arrivo dalla Fed che si riunisce oggi e domani e dalla Banca centrale giapponese il cui meeting termina il 16 giugno.

Sul fronte macroeconomico, questa mattina è stato diffuso il dato sulla produzione industriale giapponese che ad aprile è stata rivista al rialzo. Attesa poi per una serie di dati europei: in Spagna e in Italia l’inflazione di maggio, in Gran Bretagna i prezzi alla produzione di maggio e l’inflazione, nell’Eurozona l’occupazione del primo trimestre e la produzione industriale di aprile. In agenda anche diversi dati dagli usa: i prezzi all’import di maggio, le vendite al dettaglio sempre di maggio e le scorte delle imprese di aprile.

A livello di titoli, tiene banco l’annuncio di ieri dell’operazione Microsoft-LindedIn per 26,1 miliardi. Ma a Piazza Affari nell’occhio del ciclone ci sono sempre le banche. Ieri Banco Popolare -10,08% mentre è in corso l’aumento di capitale, Bpm -9,9%, Mps -9,14%, Banca Mediolanum -6,53%. Uniresti ha perso oltre il 5% mentre è ancora stallo sulla scelta del nuovo Ceo.

Giù anche i petroliferi, con Saipem (-6,14% a 0,347 euro) tornata nuovamente sotto i prezzi dell’aumento di capitale. Il petrolio ieri ha perso mezzo punto percentuale e il calo continua anche oggi: il Wti arretra dello 0,88% a 48,45 dollari al barile. 

Tra le blue chip solo Snam ha chiuso in territorio positivo (+0,57%). Rcs +1,36% nel giorno in cui prende il via l’offerta di scambio da parte di Cairo Communication che terminerà l’8 luglio. Nel weekend Consob ha dato il via libera all’Opa rivale che è stata lanciata  in contanti da Andrea Bonomi e partirà il prossimo 20 giugno. Esordio invece negativo per le Cairo Communication -5,6%. Ora la Borsa scommette sui rilanci dei due contendenti.

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