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La Cina pesa sul lusso, spread a 190: solo Mps e Bpm sfuggono alla crisi ucraina

Si avviano a chiudere la settimana in ribasso le Borse europee: intorno alle 12 l’indice FtseMib scende dello 0,82% – Crolla Mosca sulle tensioni ucraine – L’euro prosegue il suo rally sul dollaro – Risale lo spread, che tocca di nuovo quota 190 punti – Le notizie dalla Cina continuano a penalizzare il lusso – Panama, Sacyr e Impregilo firmano accordo.

La Cina pesa sul lusso, spread a 190: solo Mps e Bpm sfuggono alla crisi ucraina

LA CINA PESA SUI TITOLI DEL LUSSO. SPREAD A 190. SOLO BPM E MPS SFUGGONO ALLA CRISI UCRAINA

S’avvia a chiudere in ribasso la settimana delle Borse europee, con cali contenuti ma diffusi su tutti i listini in attesa del week end del referendum in Crimea. A Milano l’indice FtseMib scende dello 0,82% a quota 20422. Londra arretra dello 0,23%, Parigi -0,73%, Francoforte -0,4%. Fa peggio Madrid -1,08%.

La Borsa di Mosca sta accusando un ribasso del 5%. In settimana il calo è del 12% circa. Ubs ha rivisto le previsioni sul pil russo di quest’anno fino all’1,5% dal 2,5% e al 2% dal 2,8% nel 2015. In Europa gli indici settoriali Stoxx in maggior calo sono Costruzioni -1,6%, Automotive -1,4%, Tech -1%.

L’euro, nonostante le parole di Draghi contro il rischio della rivalutazione, si sta ulteriormente rafforzando nei confronti del dollaro a quota 1,388, da 1,386 della chiusura di ieri. Il differenziale Italia-Germania, che ieri ha toccato i massimi dall’inizio della scorsa settimana a 187 punti base, sale stamani a 190 punti base con un tasso del 3,43%. Unico dato macro importante della mattinata, appena reso noto, l’inflazione in Germania, in calo a febbraio all’1,2% annuale dall’1,3% di gennaio.

Rispetto a pochi mesi fa, il mondo va alla rovescia: rallenta il lusso, su cui pesa il rallentamento dell’economia cinese, così pesante che alcuni analisti stanno mettendo in dubbio che il pil della Repubblica Popolare nel 2014 possa salire  effettivamente del 7,5% come previsto dal governo di Pechino. Continua invece il rally di alcune Popolari, spinte dalla revisione al rialzo dei target.

A Milano i cali più consistenti sono infatti fra i titoli del lusso, colpiti dalle vendite per il timore di rallentamento dell’economia cinese: Ferragamo -3,76%,Yoox -3,09%, più ferma Tod’s -0,82%.

In Piazza Affari brillano invece alcune banche al rialzo: Banca Popolare Milano sale dell’1,7%%: Bank of America alza la raccomandazione a Neutral da Underperform. Si profila, dopo che sono state accolte le sue richieste in materia di governance, l’impegno del fondo Athena nell’aumento di capitale. Athena, che fa capo a Raffaele Mincione, controlla il 7% dell’istituto di piazza Meda.    

MontePaschi avanza del 2,2%: nuove indiscrezioni sui gruppi Usa interessati ad uno sbarco a Siena. Il nome più accreditato è quello del fondo americano JC Flowersm interessato a comprare una quota del 20% in un’ottica di lungo periodo. Credit Suisse ha alzato la raccomandazione a Neutral da Underperform. 

Intesa segna un calo dello 0,72%, Unicredit scende dell’1,94%. Fra le assicurazioni, UnipolSai scende del 3,1%, Generali -0,93%. In rosso la maggio parte delle blue chips. Fiat -0,32%. Sergio Marchionne, ha dichiarato ieri a Ginevra che il primo trimestre di quest’anno sarà migliore del primo trimestre del passato esercizio. Nel 2016 il gruppo Fca supererà il tetto dei 5 milioni di vetture.

Mediobanca Securities (rating outperform e target price a 9 euro confermati su Fiat) stimano un trading profit di 827 milioni questo trimestre rispetto ai 618 milioni dell’anno scorso e questo grazie a Maserati (da -4 milioni a 55 milioni), alle vendite in Usa ed alle minori perdite in Europa che compenseranno la frenata in Brasile (trading profit in America latina in discesa da 180 a 60 milioni di euro).

Partita in rialzo, Autogrill ha azzerato i guadagni: Kepler Cheuvreux ha alzato il target price a 8,5 euro da 7,5 euro. Confermato Buy. Enel arretra dello 0,76%, Eni +0,06%. Telecom Italia -1,12%. In ribasso i principali titoli industriali. Finmeccanica -1,19%, StM -1,13%, Pirelli -1,09%.

Il consorzio composto dalla spagnola Sacyr, l’italiana Salini Impregilo invariata e la belga Jan de Nul, ha firmato la notte scorsa con l’Autorità del Canale di Panama l’accordo che permette il proseguimento e il completamento dei lavori del nuovo canale di Panama. Per oggi è prevista la firma di Zurich, anch’essa parte dell’intesa.

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