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La Borsa fa i conti con lo choc Saipem e con i casi Citigroup e Deutsche Bank. Lieve rialzo a Milano

Le dimissioni del vertice della Saipem a seguito dell’indagine della Procura di Milano su presunte tangenti in Algeria scuote Piazza Affari – Clamorosi anche i casi Citigroup e Deutsche Bank: 11mila licenziamenti per il gigante americano mentre tre ex dirigenti della banca tedesca rivelano che DB nascose perdite per 12 miliardi di $ – Prudente stamani Milano

La Borsa fa i conti con lo choc Saipem e con i casi Citigroup e Deutsche Bank. Lieve rialzo a Milano

La Borsa di Milano ha chiuso con l’indice FtseMib in ribasso dello 0,5%. Un ribasso da addebitare in buona parte alla caduta di Saipem (sospesa a -4,3%)  e della sua controllante Eni (-1,7%)  un caso scoppiato a metà seduta  quando è uscita un’anticipazione del sito del Sole 24 Ore su un’inchiesta della Procura di Milano su presunte tangenti in Algeria.

La marcia indietro ha riguardato anche il Btp a 10 anni, che ha registrato un rialzo del rendimento al 4,43%. Lo spread è tornato sopra quota 300, a 308, con un allargamento di 7 punti base. La Borsa di Londra ha invece chiuso in rialzo dello 0,3%, Parigi e Francoforte +0,2%. La valuta europea si è sgonfiata a 1,307 contro il dollaro, da 1,309 della chiusura di ieri sera, dopo essere salita in mattinata fino a 1,312.

Mercati Usa contrastati, tra dati macro positivi e la spada di Damocle del fiscal cliff: l’indice Dow Jones +0,64%, S&P500 +0,16%. Ma il Nasdaq perde lo 0,77%.

AMERICA

Arriva la mazzata per Citigroup. La banca Usa ha annunciato un nuovo piano di ristrutturazione che prevede 11.000 licenziamenti e oneri straordinari per circa 1 miliardo di dollari nei conti del quarto trimestre. Il piano del gruppo americano prevede inoltre l’abbandono, o comunque il ridimensionamento, delle attivita’ in Pakistan, Paraguay, Romania, Turchia e Uruguay. Citigroup si attende risparmi annui per 1,1 miliardi di dollari da queste misure a partire dal 2014.

Gli ordini di fabbrica sono saliti in ottobre dello 0,8%, meglio delle aspettative. L’indice Ism dei direttori degli acquisti delle società dei servizi è salito a 54,7 in novembre da 54,2 di ottobre, gli economisti si aspettavano un calo a 53,5.

E’ stato invece deludente il dato sull’andamento dell’occupazione nel settore privato. Secondo l’associazione Adp, in Usa a novembre sono stati creati 118mila nuovi posti di lavoro, meno dei 125mila previsti dagli economisti. Nel mese precedente l’occupazione era cresciuta di 157mila unità.

Di rilievo il ribasso di Apple -3%, il tonfo più pesante in una singola seduta dal 1998. Il tracollo si spiega con l’annuncio che China Mobile il più importante gestore cinese mobile cinese ha scelto di adottare come rpodotto base il Lumia 920 T di Nokia, basata sulla tecnologia Windows 8 di Microsoft, snobbando il colosso della Mela. Dalla quotazione record di metà settembre Apple ha perduto il 39%.

Facebook  sale dello 0,2%. Il Nasdaq ha comunicato  che il  social network, a partire dal 12 dicembre, entrerà a far parte dell’indice Nasdaq 100 al posto di  Infosys. L’ingresso è importante perché ci sono molto fondi di investimento che  replicano nel loro portafoglio la composizione del paniere delle 100 blue chip del Nasdaq: il Nasdaq 100 è anche l’indicatore sul quale sono costruiti molti derivati ed Etf.

EUROPA

Il mercato guarda, poi, alla  alla riunione della Bce, l’ultima di un 2012 vissuto pericolosamente. Difficile che la Banca centrale europea possa agire sul costo del denaro o annunci nuove operazioni straordinarie, ma il mercato attende le dichiarazioni di Mario Draghi per capire in che direzione si stia muovendo l’economia del Vecchio Continente. Soprattutto dopo il via libera al piano anti spread, all’ok agli aiuti per le banche spagnole e al buy-back della Grecia sul proprio debito.

Clamoroso in Deutsche Bank. Tre ex dirigenti del colosso bancario tedesco hanno presentato esposti presso le autorità Usa accusando la banca di aver nascosto l’esistenza di perdite per 12 miliardi di dollari in derivati nel 2009, nel pieno della crisi Lehman Brothers. Questo buco avrebbe portato DB ad un passo dal collasso, evitabile solo con una massiccia iniezione di capitali.

ITALIA

La notizia del giorno sta nel drammatico cambio della guardia in casa Saipem. Dopo il cda straordinario della multinazionale dell’oil equipment, preceduta dal board Eni, una nota della società ha informato che  Pietro Franco Tali si è dimesso dalle cariche di Ad e vicepresidente di Saipem a seguito dell’indagine avviata dalla Procura di Milano in relazione a presunti reati di corruzione commessi, secondo gli inquirenti, entro il 2009 e relativi ad alcuni contratti stipulati in Algeria tra Sonatrach e Saipem per realizzare un gasdotto onshore in Algeria Gk3 nel 2009 per 580 milioni.  Il Cda, aggiunge la nota, ha deliberato la sospensione cautelare di Pietro Varone dalla funzione di Chief operating officer della Business unit engineering and construction. La sospensione cautelare segue la notifica di informazione di garanzia a Varone da parte della Procura della Repubblica di Milano.

Tali ha dichiarato, si legge nella nota, “di essere convinto che l’attività della società si sia sempre svolta nel rispetto delle leggi applicabili, delle procedure interne, del codice etico e del modello 231 e che la società si difenderà con successo nelle sedi opportune. 

In Piazza Affari chiusura negativa per molte banche: Unicredit è scesa dello 0,4%, Intesa -1%, Monte Paschi -1,7%. In calo anche Ubi -0,1% e  Pop.Milano -1%. Generali ha perso lo 0,4%, FondiariaSai  è salita dello 0,2%. Azimut ha guadagnato i 3,4% con un balzo che l’ha portata sui massimi degli ultimi 5 anni. Mediolanum  +1%. Fra i titoli industriali, Fiat è salita dello 0,2%, Finmeccanica +1,1%, StM +2,7%. Enel ha guadagnato lo 0,7% ed Enel Green Power lo 0,3%.

Telecom Italia segna un progresso dello 0,7%. ‘Domani si discuterà in cda delle due offerte arrivate per Ti Media, forse una terza arriverà nella notte. Lo vedremo domani’. Lo ha detto ieri  Tarak Ben Ammar che siede nel cda di Telecom, nel corso di una conferenza stampa. L’ipotesi piu’ probabile e’ che, dopo le offerte di Clessidra e Cairo, la terza arrivi dal gruppo asiatico H3G.

Mediaset è salita dell’1,7%. Forte discesa di Ferragamo -1,9%. Piaggio ha corso in rialzo del 5,7% dopo che Citigroup ha alzato a “buy” da “neutral”.

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