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Istat e Confcommercio vedono rosa sui consumi

Secondo l’Istat a gennaio le vendite al dettaglio sono cresciute dell’1,7% su anno e dello 0,1% su mese, mentre per Confcommercio nel 2015 l’aumento dei consumi sarà dell’1,2%.

Istat e Confcommercio vedono rosa sui consumi

A gennaio i consumi degli italiani sono cresciuti dell’1,7% su anno e dello 0,1% su mese. Lo ha comunicato questa mattina l’Istat, precisando che nella media del trimestre novembre-gennaio 2015 l’indice registra un aumento dello 0,1% rispetto al trimestre precedente. 

Nel confronto con dicembre, le vendite di prodotti alimentari aumentano dello 0,4%, quelle di prodotti non alimentari restano invariate. Rispetto a gennaio 2014, l’indice grezzo del totale delle vendite segna un aumento dell’1,7%. L’indice del valore delle vendite di prodotti alimentari aumenta del 2,9%, quello dei prodotti non alimentari dell’1,0%.

Le vendite per forma distributiva evidenziano, nel confronto con il mese di gennaio 2014, un aumento sia per la grande distribuzione (+3,4%) sia, in misura più contenuta, per le imprese operanti su piccole superfici (+0,2%).

CONFCOMMERCIO: PIL 2015 +1,1%

Stamane sono arrivate anche le nuove previsioni di Confcommercio, che per quest’anno prevede una crescita del Pil italiano pari all’1,1%, destinato poi a salire all’1,4% nel 2016. Si tratta di una previsione rosea più alta di quella fatta da altre istituzioni o associazioni.

CONSUMI 2015 +1,2%

Quanto ai consumi, per Confcommercio, dopo un calo dell’1,1% nel 2014 e di ben nove punti tra il 2008 e il 2014, nel 2015 faranno registrare una crescita dell’1,2% mentre il prossimo anno aumenteranno dell’1%. L’espansione dei consumi per il 2015 sarà enfatizzata dall’effetto Expo in termini di consumi sul territorio italiano effettuati anche dagli stranieri.

La crescita sarà maggiore al Centro Nord con un +1,5% e inferiore al Sud con uno 0,3%, mentre il prossimo anno si registrerà un +1,3% al Centro Nord e un +0,2% al Sud. Sul recupero del potere d’acquisto delle famiglie – rileva il Centro studi di Confcommercio – agiranno i primi impulsi positivi provenienti dall’occupazione con una crescita degli occupati di 83mila unità quest’anno e 96mila il prossimo.

EXPO VALE 2,7 MLD, LO 0,2% DEL PIL

Secondo l’associazione dei commercianti, infine, Expo genererà un effetto aggiuntivo sulla crescita del 2015 da 2,7 miliardi di euro, pari allo 0,2% del Pil nel 2015 e allo 0,3% dei consumi totali. Per Confcommercio, grazie a Expo arriveranno in Italia 8 milioni di stranieri in più, per un totale di 58,6 milioni di turisti stranieri. Le previsioni per il 2016 in termini di Pil non incorporano il prevedibile effetto positivo del Giubileo straordinario che potrebbe valere, secondo Confcommercio, lo 0,2-0,3% aggiuntivo di Pil.

SANGALLI: TAGLIARE SPESA PUBBLICA IMPRODUTTIVA

Dopo anni di segni meno e dopo che “ogni italiano ha perso mediamente 2.100 euro di consumi in sette anni, ora si può parlare con più ottimismo – ha commentato il presidente Carlo Sangalli –. Ci sono i presupposti per una ripresa che non sia solo statica. Dopo che gli italiani hanno fatto i compiti a casa, volenti o nolenti, ora aspettano il legittimo riconoscimento, che può arrivare soltanto da una riduzione della spesa pubblica improduttiva e da una politica fiscale distensiva che allenti la morsa delle tasse su famiglie e imprese. Perché tasse e spesa pubblica sono cresciute troppo e costantemente negli ultimi anni. Bisogna interrompere questo circolo vizioso affinché il 2015 possa essere ricordato come l’anno della ripartenza”.

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