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Istat: crolla fiducia imprese, ai minimi dal 2009

L’indice generale calcolato dall’Istat è calato a 75,5 punti, dai 79,0 di agosto, toccando i minimi dal marzo 2009 (73,2) – Fra i vari settori, tuttavia, l’unico crollo vistoso è quello dei servizi di mercato (da 78,5 a 72,1).

Istat: crolla fiducia imprese, ai minimi dal 2009

Crolla la fiducia delle imprese italiane. A settembre l’indice relativo calcolato dall’Istat è calato a 75,5 punti, dai 79,0 di agosto, toccando i minimi dal marzo 2009 (73,2). Il risultato deriva dal calo della fiducia nelle imprese dei servizi di mercato, non compensato dai miglioramenti registrati negli altri tre settori (industria manifatturiera, costruzioni, commercio al dettaglio).

Fra le imprese manifatturiere il dato sale dagli 87,3 punti di agosto agli 88,3 di settembre, mentre la per le imprese di costruzione si passa da  82,4 a 86,5. Migliorano lievemente le attese di produzione e i giudizi sulle scorte di magazzino.

L’analisi di dettaglio del clima di fiducia per raggruppamenti principali di industrie (Rpi) indica un miglioramento delle attese di produzione nei beni strumentali (da -8 a -4) e in quelli intermedi (da -13 a -12), ed un peggioramento nei beni di consumo (da -4 a -6). Nelle costruzioni peggiorano i giudizi sugli ordini e/o i piani di costruzione (da -44 a -46) e migliorano le attese sull’occupazione (da -17 a -5).

L’indice del clima di fiducia crolla da 78,5 a 72,1 fra le imprese dei servizi di mercato e aumenta da 75,3 a 78,5 in quelle del commercio al dettaglio. Nei servizi di mercato peggiorano i giudizi e le attese sugli ordini (rispettivamente da -20 a -26 e da -11 a -17 ) e scende il saldo delle attese sull’economia in generale (da -43 a -50).

Nel commercio al dettaglio l’indice del clima di fiducia aumenta sia nella grande distribuzione (da 63,1 a 70,5) sia nella distribuzione tradizionale (da 85,5 a 86,2).

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