Condividi

Istat, calo dei residenti in Italia: record da 90 anni

Al 31 dicembre 2015 risiedono in Italia 60.665.551 persone, di cui più di 5 milioni di cittadinanza straniera (l’8,3%) – Il calo è il maggiore da 90 anni (-130mila unità) e arriva nonostante il saldo positivo dell’immigrazione: il rapporto nati/morti tra la popolazione di cittadinanza italiana è di -227mila unità – Sale l’età media della popolazione residente: 44,7 anni.

Istat, calo dei residenti in Italia: record da 90 anni

Mai negli ultimi 90 anni si era registrato un calo così consistente dei residenti in Italia, nonostante il saldo positivo dell’immigrazione. Il calo infatti, secondo quanto elaborato dall’Istat, riguarda esclusivamente la popolazione italiana ed è dovuto in particolare al crescente divario tra natalità e mortalità.

Al 31 dicembre 2015 risiedono dunque in Italia 60.665.551 persone, di cui più di 5 milioni di cittadinanza straniera (l’8,3% dei residenti a livello nazionale, il 10,6% al Centro-Nord): il saldo complessivo è negativo per 130.061 unità rispetto al 2014, ed è determinato dai 141.777 residenti italiani in meno, mentre la popolazione straniera aumenta di 11.716 unità.

Continua la diminuzione delle nascite, in atto dal 2008. Nel 2015 i nati sono meno di mezzo milione (-17 mila sul 2014) di cui circa 72 mila stranieri (14,8% del totale). I decessi sono stati invece oltre 647 mila, quasi 50 mila in più rispetto al 2014. Si tratta di un incremento sostenuto, da attribuire a fattori sia strutturali sia congiunturali. L’eccesso di mortalità ha riguardato i primi mesi dell’anno e soprattutto il mese di luglio, quando si sono registrate temperature particolarmente elevate per un periodo di tempo prolungato. E il saldo è negativo a causa del dato italiano: la differenza tra nati e morti è di -227mila unità, mentre tra gli stranieri il bilancio è positivo (+66mila).

Il movimento migratorio con l’estero mostra un saldo positivo di circa 133 mila unità, seppure in flessione rispetto agli anni precedenti. Restano stabili le iscrizioni dall’estero, pari a 280.078 e per il 90% riferite a stranieri. Le cancellazioni per l’estero sono invece in aumento, superano le 100 mila per gli italiani (di nascita e naturalizzati) mentre sono quasi 45 mila per gli stranieri. 

Si conferma la maggiore attrattività delle regioni del Nord e del Centro, verso le quali si indirizzano i flussi migratori provenienti sia dall’estero sia dall’interno. La Lombardia è di gran lunga la regione con più residenti (10.002.615) e con più residenti stranieri (1.149.011, quasi il doppio di quelli del Lazio).

Meno residenti, ma più cittadini italiani: prosegue infatti la crescita delle acquisizioni di cittadinanza, che ammontano a 178mila nuovi cittadini italiani nel 2015. Sono circa 200 le nazionalità presenti nel nostro Paese: per oltre il 50% (oltre 2,6 milioni di individui) si tratta di cittadini di un Paese europeo. La cittadinanza maggiormente rappresentata è quella rumena (22,9%) seguita da quella albanese (9,3%). Non si arresta il trend di invecchiamento della popolazione residente: l’età media è 44,7 anni.

Commenta