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Inter-Napoli, ultime speranze di Champions e scudetto

Stasera a San Siro le squadre di Mancini e Sarri si giocano le residue chances di conquistare la zona Champions (l’Inter) e di inseguire il sogno scudetto (Napoli), anche se tutto dipenderà soprattutto da Juve e Roma – Squalifica ridotta per Higuain che oggi sarà sostituito da Gabbiadini ma che tornerà contro la Roma – Mancini: “Il Napoli è un’ottima squadra anche senza Higuain”

Inter-Napoli, ultime speranze di Champions e scudetto

Ultima chiamata in quel di San Siro. Inter e Napoli (ore 20.45) si giocano le residue speranze di Champions e scudetto, pur sapendo che il raggiungimento dei rispettivi obiettivi dipenderà soprattutto da Juventus e Roma, al momento saldamente al comando del proprio destino. E’ chiaro però che la sfida di stasera non va sbagliata e questo vale sia per gli azzurri che per i nerazzurri: ecco perché parlare di “finale” non è assolutamente eccessivo.

“Le possibilità di terzo posto non sono molte ma con 18 punti a disposizione abbiamo il dovere di provarci – ha ammesso Roberto Mancini in conferenza stampa. – Non dobbiamo pensare agli altri ma solo alle nostre partite, ne mancano 6 e saranno tutte difficili”. Nessun commento invece da Napoli, dove il silenzio di Sarri è proseguito come da copione. L’idea era quella di non esporsi in vista del ricorso di Higuain e la missione può dirsi riuscita: la Corte Sportiva di Appello della Federcalcio ha ridotto a 3 le giornate di squalifica del Pipita, garantendogli così la presenza nella supersfida con la Roma del prossimo 25 aprile. Qualche sorriso dopo tanti musi lunghi sarebbe lecito, se non fosse che questa sera l’argentino non ci sarà e che la trasferta di San Siro andrà sfangata senza di lui. “Il Napoli è un’ottima squadra comunque – ha spiegato Mancini. – E’ chiaro che Higuain può fare la differenza ma al suo posto giocherà Gabbiadini, non certo l’ultimo arrivato. Spero si possa vedere una bella partita, si incontreranno due grandi squadre che di solito giocano a viso aperto”. Le aspettative sono tante anche per quanto riguarda il duello delle panchine: l’ultima volta, infatti, lo scontro Sarri-Mancini passò alla storia per i noti (e poco edificanti) insulti volati a bordo campo. “Gli stringerò la mano, l’episodio è passato e finito” ha glissato il tecnico nerazzurro, più interessato agli aspetti tecnici della sfida.

L’Inter, come sempre del resto in questa stagione, la affronterà mettendosi a specchio con l’avversario, nel tentativo di annullare il gap tecnico vincendo i duelli individuali. Mancini opterà dunque per un 4-3-3 con Handanovic in porta, D’Ambrosio, Miranda, Murillo e Nagatomo in difesa, Brozovic, Medel e Kondogbia a centrocampo, Palacio (favorito su Eder), Icardi e Perisic in attacco.

L’alternativa potrebbe essere il 4-2-3-1 già visto nelle ultime settimane: in quel caso Ljajic e Biabiany si contenderebbero una maglia a spese di Kondogbia, al momento però l’ipotesi più concreta è rappresentata dalla prima opzione. Nessun dubbio invece per Maurizio Sarri, inamovibile col suo 4-3-3 d’ordinanza (Higuain a parte, s’intende): Reina in porta, Hysaj, Albiol, Koulibaly e Ghoulam in difesa, Allan, Jorginho e Hamsik a centrocampo, Callejon, Gabbiadini e Insigne in attacco. Al momento in cui scriviamo San Siro non è ancora tutto esaurito ma preannuncia comunque una presenza importante (circa 60 mila spettatori), a testimonianza della delicatezza del match in questione. Una chiamata finale insomma, a cui una tra Inter e Napoli dovrà rispondere presente.

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