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Imprese: boom di fallimenti nel primo trimestre, ma la fiducia sale a maggio

Le procedure di fallimento sono state 3.500 nel primo trimestre, in crescita del 12% su base annua – Si impennano anche i concordati, che segnano un incremento addirittura del 76% – Nonostante questo, a maggio l’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane è salito a 79,8 punti, dai 74,9 di aprile.

Imprese: boom di fallimenti nel primo trimestre, ma la fiducia sale a maggio

Nel primo trimestre del 2013 le imprese italiane ad avviare una procedura di fallimento sono state 3.500, in crescita del 12% su base annua. Si impennano anche i concordati, che segnano un incremento addirittura del 76%, con un boom di quelli “in bianco” introdotti dalla nuova legge di settore. I dati sono stati pubblicati oggi da Cerved, gruppo specializzato nell’analisi delle imprese e nei modelli di valutazione del rischio di credito. 

Nei primi tre mesi dell’anno si contano circa 23mila imprese che hanno avviato una procedura di insolvenza o una liquidazione volontaria (+7% su anno). Hanno deciso di chiudere volontariamente l’attività 19mila aziende in bonis (senza precedenti procedure concorsuali), un dato in aumento del 5,8% rispetto allo stesso periodo del 2012.

Dal punto di vista territoriale si registra un’inversione di tendenza. Il Nord Est, in cui il numero di fallimenti era in calo dalla metà del 2011, ha fatto segnare una vera impennata delle procedure (+24%). Nel Nord Ovest l’incremento è stato del 15%. Ritmi leggermente inferiori nel Centro Italia (+9%), nel Sud e nelle Isole (+3%).

Nonostante questo, a maggio l’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane è salito a 79,8 punti, dai 74,9 di aprile. Lo comunica l’Istat, spiegando che l’aumento dell’indice complessivo è dovuto al miglioramento della fiducia delle imprese di tutti i settori, con particolare riferimento ai servizi di mercato.

L’indice del clima di fiducia delle imprese manifatturiere aumenta da 87,9 di aprile a 88,5. I giudizi sugli ordini e le attese di produzione migliorano rispettivamente da -45 a -44 e da -4 a -2, mentre il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino passa da -1 a 1.

L’analisi del clima di fiducia per raggruppamenti principali di industrie indica un miglioramento dell’indicatore in tutti i principali raggruppamenti di industrie: in particolare, nei beni di consumo sale da 89,3 a 91,4, nei beni intermedi da 86,7 a 88,4 e nei beni strumentali da 86,5 a 87,1. 

L’indice del clima di fiducia delle imprese di costruzione sale da 78,4 di aprile a 81,8. I giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione e le attese sull’occupazione migliorano (i saldi aumentano da -52 a -49 e da -17 a -13, rispettivamente). Il dato relativo alle imprese dei servizi di mercato cresce in misura significativa, da 68,4 di aprile a 76,5. 

Migliorano i giudizi (da -32 a -25) e, meno sensibilmente, le attese (da -15 a -12) sugli ordini; migliorano anche le attese sull’andamento dell’economia in generale (da -56 a -42, il saldo). Nel commercio al dettaglio, l’indice del clima di fiducia sale da 78,1 di aprile a 80,5. L’indice aumenta sia nella grande distribuzione (da 68,8 a 70,3), sia nella distribuzione tradizionale (da 88,6 a 91,4).

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