Condividi

Ilva, ultimatum dalla Procura: entro giovedì inizi lo spegnimento

Il ministro dell’Ambiente Corrado Clini annuncia che la nuova Autorizzazione integrata ambientale è pronta e sarà approvata dalla Conferenza dei servizi il prossimo 17 ottobre – Domani l’Ilva presenterà al Tribunale del riesame di Taranto il ricorso contro la decisione del gip Patrizia Todisco, che ha bocciato il piano aziendale per il risanamento da 400 mln

Ilva, ultimatum dalla Procura: entro giovedì inizi lo spegnimento

L’Ilva deve iniziare le procedure di spegnimento entro giovedì. L’ultimatum ai gestori dello stabilimento siderurgico, lanciato sabato sera, arriva direttamente dalla Procura di Taranto.

Intanto il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, annuncia che la nuova Autorizzazione integrata ambientale (Aia) è pronta e sarà approvata formalmente dalla Conferenza dei servizi il prossimo 17 ottobre. Il provvedimento conterrà le prescrizioni che l’azienda dovrà rispettare per ridurre drasticamente le emissioni inquinanti nell’aria. Il ministro assicura che l’Autorizzazione sarà la più severa in Europa e l’intero Esecutivo auspica che sia ritenuta sufficiente dai magistrati del capoluogo pugliese.

“Lo spegnimento dell’Ilva in cinque giorni è impossibile, perché si tratta di un impianto molto complesso, tant’é che la Procura chiede l’avvio dei processi – sottolinea Clini -. L’Autorizzazione Integrata Ambientale sarà pronta la settimana prossima. Ho fiducia nella legge. L’Aia è lo strumento che la legge stabilisce per consentire l’esercizio delle attività industriali. Non sono molto sorpreso dall’ultima decisione della Procura. Naturalmente dal momento in cui ci sarà la nuova Aia la Procura stessa dovrà verificare se le condizioni dell’Autorizzazione soddisfino anche i requisiti di sicurezza e protezione dell’ambiente stabiliti. Io mi auguro che ci siano convergenze. Sono fiducioso”.

L’Ilva negli ultimi giorni ha incassato i no della Procura e del gip al piano da 400 milioni per i primi interventi di risanamento della fabbrica, giudicato dai magistrati inadeguato e inconsistente. Ora deve provvedere a fermare gli impianti, compreso il grande altoforno 5, che finora ha sempre cercato di mantenere in attività per evitare contraccolpi su produzione e occupazione.

Domani l’Ilva dovrebbe presentare al Tribunale del riesame di Taranto il ricorso contro la bocciatura del piano aziendale arrivata dal gip Patrizia Todisco. 

Commenta