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Generali: inaugurata a Trieste la nuova sede dell’archivio storico

In occasione dei 190 anni della fondazione di Generali, è stata inaugurata a Trieste la nuova sede – Palazzo Berlam – che ospiterà il proprio l’Archivio storico

Generali: inaugurata a Trieste la nuova sede dell’archivio storico

Era il 26 dicembre del 1831 che nasceva Generali e proprio a Trieste, all’epoca la cittá era porto franco dell’Impero austriaco, ma anche luogo di innovazione, di sperimentazione oltre che di scambio di culture.

Da ricordare l’invenzione del distributore automatico di polizze, che suscitò l’entusiasmo di Matilde Serao. Scrittrice candidata al Nobel per la letteratura, ne parlò su “Il Mattino” di Napoli il 30 maggio 1899. Generali per questa innovazione acquistò la tecnologia da una nuova azienda per installarla nelle stazioni principali, in questo modo viaggiatori potevano tutelarsi contro gli infortuni quando intraprendevano uno spostamento e con la garanzia di rimborso in modo automatico e istantaneo. Fu introdotta nel distributore una moneta da 10 centesimi e si otteneva una polizza che offriva al portatore una protezione contro eventuali infortuni contratti durante il viaggio, in treno o in battello a vapore. Questo tipo di distributore è oggi presente in Archivio.

Generali nel 1836 introdusse anche l’assicurazione che copriva i danni per la grandine. Per sopperire alla difficoltà di stabilire tariffe e premi adeguati al danno, per comprendere meglio lo studio dei fenomeni atmosferici, fece un la collaborazione dal 1881 con l’Ufficio centrale metereologia di Roma.

Altri esempi sono le bonifiche, tra il 1851 e il 1917, realizzando gli argini del fiume Livenza e un sistema di fossi e canali per espellere l’acqua mediante idrovore. Venne costruita l’abitazione del medico con annesso ambulatorio, l’asilo, la scuola, l’ufficio postale, la chiesa e la canonica, gli alloggi per le famiglie di mezzadri e braccianti, facendo nascere così una nuova comunità. Ciò oggi si chiama Genagricola.

Altri documenti conservati in Archivio, certificano importanti rapporti di personaggi con la Compagnia, come il fascicolo personale dello scrittore Franz Kafka, con la richiesta di impiego e il curriculum autografo, o la documentazione di Umberto Nobile per la storica spedizione scientifica al Polo Nord, e l’assicurazione spaziale a fianco degli Stati Uniti e della Cina. Ma soprattutto troviamo in archivio polizze antiche, album fotografici, esemplari preziosi che ricordano la partecipazione alle esposizioni universali o altre celebrazioni.

Interessanti sono gli oggetti firmati da artisti del periodo, come i manifesti di Beltrame, Boccasile e Dudovich, e le targhe incendio che ancora oggi si possono vedere su case e palazzi.
Tra i più grandi archivi assicurativi, dichiarato bene culturale dal Ministero per la Cultura italiano, l’Archivio storico custodisce circa 65.000 unità di documneti per circa 15 chilometri lineari di documentazione, 3.000 volumi di verbali degli organi direttivi, statuti, bilanci e libri contabili riprodotti e consultabili in formato digitale, 3.000 riproduzioni da fotografie sciolte, album fotografici e materiale a stampa d’epoca.

Pubblicato in: Arte

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