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FS: nel primo semestre 2023 aggiudicate gare per 14,3 miliardi

Continua in modo deciso il piano industriale del Gruppo guidato dall’AD Luigi Ferraris. Nel 2023 sono lanciate anche nuove gare per 10 miliardi di euro. Attualmente, il Polo Infrastrutture ha circa 4.000 cantieri in corso in tutta Italia

FS: nel primo semestre 2023 aggiudicate gare per 14,3 miliardi

Nel corso del primo semestre del 2023, il Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane ha aggiudicato appalti per un valore complessivo di 14,3 miliardi di euro. Sono state anche lanciate nuove gare per un ulteriore ammontare di 10 miliardi di euro.

Questi numeri conferma il piano di rinnovo e miglioramento delle infrastrutture annunciato da Luigi Ferraris, Amministratore Delegato del Gruppo FS Italiane.

Rfi: aggiudicati contratti per quasi 12 miliardi

Rete Ferroviaria Italiana (RFI), società capofila del Polo Infrastrutture guidata dal neo Ad Gianpiero Strisciuglio, ha aggiudicato contratti per un valore di 11,9 miliardi di euro. Di questi, 7,63 miliardi provengono dai fondi stanziati dal Pnrr. Un’attenzione particolare è stata dedicata al Sud Italia, dove sono stati assegnati contratti per un totale di sette miliardi di euro.

Anas: aggiudicate gare per 2,4 miliardi

Anas, altra società del Gruppo guidata da Aldo Isi, ha invece aggiudicato gare per 2,4 miliardi di euro, che includono sia lavori di manutenzione che nuove opere. Le aggiudicazioni continuano anche all’inizio del secondo semestre, come confermato oggi con l’assegnazione dei lavori nel nodo ferroviario di Verona, del valore di 253 milioni di euro, al consorzio di imprese formato da Pizzarotti, Saipem e Salcef, e della linea Codogno – Cremona – Mantova, del valore di 470 milioni di euro (anche con fondi del Pnrr), al raggruppamento di imprese composto da Pizzarotti, Saipem, ICM e Salcef.

Per quanto riguarda le nuove gare lanciate per un valore complessivo di 10 miliardi di euro, 5,1 miliardi riguardano Rfi, di cui 1,72 miliardi sono fondi del Pnrr, mentre 4,9 miliardi di euro riguardano Anas.

180 miliardi di investimenti previsti dal piano industriale

Come recentemente evidenziato da Luigi Ferraris, sono previsti oltre 180 miliardi di euro di investimenti in infrastrutture ferroviarie e stradali nel Piano Industriale del Gruppo FS per i prossimi dieci anni. L’obiettivo di questi investimenti è migliorare la mobilità e i servizi, ridurre il divario tra il Nord e il Sud Italia e collegare il Sud all’Europa. Di questi, 125 miliardi riguardano le ferrovie e 55 miliardi riguardano le strade. Finora, il Polo Infrastrutture ha rispettato pienamente questa tabella di marcia, come confermano anche i dati del 2022, che hanno visto il lancio di gare per un valore totale di oltre 25,5 miliardi di euro e l’aggiudicazione di appalti per 15 miliardi di euro.

4.000 cantieri in tutta Italia

Attualmente, il Polo Infrastrutture ha circa 4.000 cantieri in corso in tutta Italia, per un valore complessivo di oltre 49 miliardi di euro, che includono sia nuove opere strategiche che la manutenzione delle linee esistenti, coinvolgendo circa 8.000 imprese. Per quanto riguarda gli obiettivi annuali, entro la fine dell’anno saranno avviati altri 107 cantieri per nuove opere ferroviarie e stradali, per un valore complessivo di oltre 12 miliardi di euro (90 cantieri per RFI, per un valore di 11 miliardi di euro, e 17 cantieri per Anas, per un valore di 1,1 miliardi di euro). Nel piano industriale decennale, sono previsti circa 80 miliardi di euro di investimenti nel Mezzogiorno, di cui circa 47 miliardi di euro riguardano le infrastrutture ferroviarie attraverso RFI.

Le principali opere in realizzazione

Tra le principali opere che il Gruppo FS sta realizzando tramite RFI ci sono il Terzo Valico dei Giovi e il nodo di Genova, la Fortezza-Verona, dove sono iniziate anche le attività per la circonvallazione di Trento, la Brescia-Verona-Padova, la Venezia-Trieste, il completamento del raddoppio della tratta adriatica tra Pescara e Bari, la Palermo-Catania-Messina, dove tutti i lotti sono stati appaltati, e la linea Napoli-Bari.

Nuova forza lavoro

FS s’impegna anche nell’assumere altri 8.000 mila dipendenti nel 2023 (5.100 per RFI) mentre nel corso del piano industriale decennale, sono previsti oltre 31.000 nuovi ingressi (17.000 per RFI). Si punta anche a una forza lavoro sempre più giovane, come dimostra il fatto che RFI è riuscita a ridurre l’età media dei dipendenti da 48 a 40 anni negli ultimi quattro anni.

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