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Investimenti Fs: 125 miliardi in 10 anni sulla rete per aumentare i passeggeri. Nuova società per il turismo

L’Ad del gruppo Fs Luigi Ferraris fa il punto sul maxi piano di investimenti per decongestionare le strade. Sono 4 mila i cantieri aperti. Ecco tutte le nuove iniziative avviate

Investimenti Fs: 125 miliardi in 10 anni sulla rete per aumentare i passeggeri. Nuova società per il turismo

Ferrovie dello Stato investirà 125 miliardi nei prossimi dieci anni sulla rete ferroviaria. Lo ha annunciato l’amministratore delegato Luigi Ferraris che ha definito lo scopo del piano di investimenti decennale: “Nel campo dei trasporti abbiamo una grande missione: decongestionare le strade sia per quel che riguarda i passeggeri che per le merci”. 

Investimenti Fs: una ricaduta del 2% sul Pil nazionale

Le infrastrutture di mobilità FS “hanno oggi un’età media superiore ai 60 anni”, ha detto Ferraris nel corso della prima conferenza programmatica di Agens, l’associazione che nel sistema di Confindustria rappresenta gli interessi del settore dei trasporti e dei servizi. “Per questo il nostro piano industriale ha previsto 125 miliardi di euro di investimenti in infrastrutture ferroviarie e 55 in quelle stradali. Abbiamo 4 mila cantieri attivi, per una ricaduta sul PIL che abbiamo stimato nell’ordine del 2%”.

L’obiettivo è di aumentare la capacità infrastrutture del 20%

Da nord a sud sono tante, infatti, le opere, anche nell’ambito del PNRR, che vedono il Gruppo FS impegnato ad aumentare la capacità delle infrastrutture. Una disponibilità che secondo Ferraris “in 10 anni deve crescere del 20% e per farlo dobbiamo aggiungere nuovi chilometri o raddoppiare le linee esistenti. Questo sia per le merci che per i passeggeri”. Un’esigenza che deve rispondere al grande aumento dei flussi, che ha visto crescere quest’anno i passeggeri sui treni. “Nei primi cinque mesi del 2023, fino al 31 maggio, abbiamo registrato un aumento del traffico passeggeri del 25% sui nostri treni. Su alcune corse abbiamo raggiunto il 100% di occupazione dei posti grazie al turismo straniero”. Proprio il turismo sta diventando un vero e proprio volano di crescita del trasporto ferroviario ed è per questo che “il 24 luglio lanceremo una società che si dedicherà proprio al turismo per far conoscere sempre più con il treno il patrimonio culturale e storico del nostro Paese”. Fra gli esempi la presentazione del collegamento Roma-Pompei in Frecciarossa

Investimenti Fs: più linee ma anche multimodalità

Fs sta puntando anche sulla multimodalità come chiave per rendere sempre più semplice la vita dei passeggeri. A tal proposito Ferraris ha sottolineato “l’aggiornamento dell’App di Trenitalia, che consente di acquistare con un’unica transazione, servizi ferroviari, su gomma e parcheggi di scambio gestiti dalle società del Gruppo FS”.

Trasporto su strada: autisti in pensione ma mancano i nuovi ingressi

L’obiettivo della multimodalità, inoltre, deve essere perseguito secondo Ferraris anche nel campo della logistica. “Il primo e l’ultimo miglio possono viaggiare su strada o ferrovia, ma dobbiamo sviluppare i terminali multimodali efficaci. Anche in questo caso servono investimenti nelle infrastrutture e nelle reti”. L’obiettivo deve essere sempre quello di decongestionare le strade dove si rischia l’effetto-imbuto. Questo anche per le dinamiche del settore dell’autotrasporto visto che, come sottolineato da Ferraris, “in Europa ci sono 4 milioni e mezzo di autisti, di questi 1,5 milioni andrà in pensione a breve, a fronte di appena 500-600mila nuovi ingressi”. Un rapporto molto deficitario con una carenza di personale che riguarda anche il settore del trasporto pubblico, come sottolineato nell’ambito dell’Assemblea di Agens, tanto da guardare con attenzione, lo ha detto la il prefetto Rosanna Rabuano, al bacino di lavoratori immigrati. Va in questa direzione, nel campo del trasporto passeggeri su gomma, l’iniziativa di Busitalia Veneto di ampliare il progetto Academy con l’avvio di una nuova classe di futuri autisti selezionati anche tra le persone richiedenti asilo politico in Italia.

Treni merci: maxi piano per rinnovare il parco locomotive

In cima agli impegni del Gruppo FS, inoltre, il rinnovo della flotta la cui età media, nel campo delle merci, deve essere ridotta “dagli attuali 30 a 7 anni e per farlo abbiamo lanciato un maxi piano per 400 nuove locomotive elettriche e ibride e 3.600 carri di nuova generazione per un investimento totale di 2,5 miliardi di euro”. Piani simili anche nel campo del trasporto passeggeri dove sta proseguendo anche il rinnovo della flotta regionale. Uno sforzo per l’innovazione che riguarda anche l’aspetto della trazione dei treni, in cui il Gruppo FS sta investendo nella ricerca di carburanti alternativi, come dimostra anche il recente primo viaggio in Calabria di un Blues alimentato esclusivamente con HVO in purezza, un biocarburante fornito da Eni Sustainable Mobility.

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