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Fornero: “Aiuti dalla Bce? Ipotesi remota”

Il ministro del Lavoro: “Questo governo lavora per evitare che ci troviamo in quella condizione. Non è il momento di evocare questo scenario per noi, lo vedo come una possibilità lontana”.

Fornero: “Aiuti dalla Bce? Ipotesi remota”

La possibilità che l’Italia possa chiedere l’aiuto di Francoforte per contenere lo spread è remota. Lo ha detto in un’intervista a “Prima di tutto” il ministro del Lavoro, ElsaFornero, commentando il piano lanciato ieri da Mario Draghi, che prevede la disponibilità della Bce ad acquisti di bond sovrani dei Paesi che ne facciano richiesta, ma a precise condizioni. 

“Questo governo lavora per evitare che ci troviamo in quella condizione – ha detto il ministro – non è il momento di evocare questo scenario per noi, lo vedo come una possibilità lontana“.

Quanto alla situazione di politica interna, e in particolare al difficile rapporto con i sindacati, io mi auguro che non si arrivi allo sciopero generale – ha continuato Fornero -. Noi lavoriamo per creare un clima di collaborazione”. Susanna Camusso, leader della Cgil, ha detto invece di non escludere affatto questa possibilità, mentre il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, ritiene che nei prossimi mesi ci attenda un “autunno bollente”.

In merito all’incontro con i sindacati del prossimo 11 settembre, il ministro ha spiegato che il Governo si presenterà “anche per ascoltare le richieste dei sindacati e per convincerli che è necessario uno sforzo comune per aumentare la produttività, anche per una ripresa dei salari: è difficile che possano essere aumentati senza un aggancio alla produttività”.

“Aumento della produttività – ha aggiunto Fornero – è il risultato di tante azioni, anche di accordi aziendali di secondo livello dove le soluzioni possono essere provate più rapidamente e più efficacemente”.

Quanto alle possibilità di rifinanziamento per la detassazione del salario di produttività e di riduzione del cuneo fiscale, il ministro ha spiegato che “studieremo entrambi i provvedimenti: si tratta di trovare risorse, e nessuno si aspetti che saranno su vasta scala. Io personalmente sono abbastanza attaccata all’idea di una riduzione del cuneo fiscale legata a buone relazioni di lavoro. Però sono aperta, questa è solo una delle ipotesi che vengono studiate”.

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